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POLITICA | 07 marzo 2017, 07:40

"Sentenza che riconosce due papà come genitori di gemelli nati con la maternità surrogata è offensiva"

La lettera di tre rappresentanti di Fratelli d'Italia

Il sindaco di Ponderano, Elena Chiorino

Il sindaco di Ponderano, Elena Chiorino

Riceviamo e pubblichiamo:

"E’ di pochi giorni fa la notizia della pronuncia della Corte d’Appello di Trento che riconosce due papà come genitori di una coppia di gemelli nati con la maternità surrogata.

Sentenza definita “storica” da tanti giornalisti. Noi, invece, la riteniamo una sentenza offensiva di cui vorremmo si potesse perdere memoria in un batter di ciglia. Una sentenza che offende ogni valore fondante della nostra cultura. Iniziamo dagli aspetti più pratici, ma non per questo secondari, anzi. Il Parlamento legifera, la Magistratura fa rispettare le leggi. E il legislatore anche nella discutibile legge sulle unioni civili esclude la possibilità di adozione del figlio del partner con il quale non si hanno legami biologici. La pronuncia “storica” di Trento ribalta la legge, fa spallucce al Parlamento e ci spiega che “il riconoscimento della bigenitorialità non confligge con l’ordine pubblico” e che “prevale l’interesse del minore”. Due concetti che sono un insulto all’Italia e agli Italiani. Ora, che per giustificare una sentenza scellerata ci venga spiegato che questo nuovo nucleo di persone, benedetto da un’ordinanza della Corte d’Appello, non possa arrecare e non arrecherà problemi di ordine pubblico, o è una presa in giro o un insulto all’intelligenza di chiunque. Sono disposti a parlarci di famiglia in termini di ordine pubblico per distogliere l’attenzione da quello che hanno davvero fatto! Perché la sentenza storica è questa robaccia qua: “Vuoi un figlio a tutti i costi? Hai soldi a sufficienza per potertelo comprare? Allora vai all’estero, trova una donna disperata che abbia un altrettanto disperato bisogno di soldi e pagala perché ti venda il suo corpo prima e suo figlio poi e – aggiungiamo noi – anche la sua anima”. Ma la Presidente Boldrini dov’è? E la cara signora Bindi che bene ricordiamo a farsi fotografare con magliette che spiegavano “non sono una donna a disposizione”? Stanno comprendendo le donne della sinistra italiana cosa sta succedendo? Quelle stesse che verso di noi, donne orgogliosamente di destra, hanno speso milioni di parole parlandoci di veline e di mercificazione del corpo della donna: dormono o sono più costernate delle sottoscritte e non riescono neppure più a parlare? Venga la Boldrini o una sua fida discepola a spiegarci che la maternità surrogata o l’utero in affitto non sono mercificazione del corpo della donna! E anche della sua anima. Perché l’amore materno così come quello filiale va oltre ogni strisciata di carta di credito.

E veniamo all’altra motivazione scritta nella vergognosa sentenza. “Prevale l’interesse del minore”. E quindi strappiamolo alla sua mamma, all’odore di quella donna che il neonato cerca più del cibo. Strappiamolo alla voce di quella donna che il bimbo, perso in ogni rumore di un mondo che ancora non conosce, cerca per sentirsi protetto, al sicuro. E alla sua mamma che per nove mesi lo ha portato in grembo chiediamo di anestetizzare cuore e anima, di dimenticare le sue mani appoggiate sul pancione ad immaginarsi che aspetto avrà quel bimbo che , sebbene per sempre suo, lei perderà per sempre. Ad immaginarsi quella sua creaturina indifesa, in balia del mondo, che cercherà la consolazione nella mamma che uno scellerato programma di maternità surrogata le toglierà . E noi, in Italia, adesso abbiamo una sentenza che ci spiega che così si fa il bene del cucciolo che lei – lei e nessun altro - ha partorito. Questa sinistra che sta sostituendo la famiglia naturale con la famiglia “da tribunale”, che svilisce il ruolo della donna, che dimentica la figura della madre, che pensa che i bambini possano essere assimilati a un prodotto da supermercato, che sostiene un’espansione dell’ego a scapito di ogni etica, testimone di una degenerazione morale senza precedenti è tutto quello che noi non vogliamo essere. La maternità surrogata e l’utero in affitto sono pratiche che Fratelli d’Italia intende contrastare con pervicacia chiedendo l’approvazione di una legge che le definisca per quello che sono: reati universali. Reati punibili nella nostra Nazione anche se commessi all’estero. La vita non si compra al supermercato, con buona pace della sinistra cresciuta a pane e coop".

Per Fratelli di Italia - Biella

Elena Chiorino

Daniela Rita Veronese

Claudia Del Fabbro

 

c.s.

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