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Benessere e Salute | 29 marzo 2024, 09:40

Le Centrali Operative Territoriali dell’ASL di Biella sono realtà: attivata a Cossato FOTO

Le COT sono un servizio a supporto della rete socio-sanitaria: il Distretto aveva avviato l’attività a metà luglio del 2023 con iniziative a supporto di fragilità, cronicità e disabilità.

Le Centrali Operative Territoriali dell’ASL di Biella sono realtà: attivata a Cossato FOTO

Lunedì 25 marzo è diventata operativa anche la Centrale Operativa Territoriale di Cossato. La prima COT, per l’area di competenza dell’area distrettuale di Biella, aveva preso avvio a luglio del 2023. L’ASL di Biella può ora contare su due Centrali attive, così come indicato nell’ambito della programmazione regionale.

Le COT sono un servizio previsto dal D.M. 77/2022 e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) finanziato dall'Unione Europea e che supporta la creazione e il consolidamento della rete socio-sanitaria finalizzata a rispondere ai bisogni di salute del territorio. I recenti studi epidemiologici concordano nell’affermare che la popolazione italiana sta invecchiando progressivamente. Si stima che nel 2050 i soggetti anziani, tenderanno ad aumentare fino a raddoppiare. Per tanto è chiaro come le malattie emergenti in futuro saranno soprattutto quelle cronico-degenerative, ovvero patologie a lenta progressione che tendono ad accompagnare la persona assistita nel corso della vita.

La sfida sanitaria è legata all’assistenza di queste fasce di popolazione che sviluppano progressivamente disabilità fisiche e cognitive, con il conseguente sviluppo di fragilità e perdita progressiva dell’autosufficienza. Con l’entrata in vigore del D.M. 77 del 2022, vengono definiti modelli e standard relativi all’assistenza territoriale con il potenziamento delle cure domiciliari, l’integrazione interdisciplinare per la presa in cura della persona fragile attraverso la stratificazione e mappatura della popolazione per intensità dei bisogni socio-sanitari e l’implementazione di servizi digitalizzati quali la telemedicina e il telemonitoraggio.

A che cosa serve una COT? La Centrale Operativa Territoriale garantisce e coordina la presa in carico da parte dell'ASLBI dei pazienti fragili, intercettando i bisogni di cure e/o di assistenza, assicurando la continuità tra Ospedale e Territorio. Si tratta di una realtà organizzativa che non si rapporta direttamente con i cittadini, ma coordina le attività per offrire ad essi i servizi. La Centrale Operativa Territoriale (COT) è, infatti, l'anello di congiunzione dei vari livelli operativi socio-sanitari; svolge funzioni di coordinamento organizzativo rispetto alla presa in carico della persona e di raccordo tra servizi e professionisti coinvolti nel percorso assistenziale, assicurando continuità, accessibilità e integrazione dell'assistenza.

La COT è incaricata del monitoraggio dei percorsi di continuità assistenziale residenziale e domiciliare; rappresenta, inoltre, l'interlocutore distrettuale con gli ospedali e la rete di emergenza-urgenza. A seguito dell’apertura le COT nelle aree territoriali di Biella e Cossato stanno progressivamente implementando la loro attività per arrivare progressivamente a regime con aperture 7 giorni su 7.

Svolgono in sintesi le seguenti funzioni:

- coordinamento della presa in carico del paziente

- raccordo tra professionisti e servizi coinvolti

- tracciamento e monitoraggio delle transazioni tra luoghi di cura

- supporto informativo e logistico

- raccolta e gestione dati di salute (telemedicina, Cateteri Venosi Centrali…)

L’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFeC) ora inserito nella Centrale Operativa Territoriale (COT) è descritto dal Decreto Ministeriale come la figura chiave per portare i cambiamenti attesi, ponendosi come tramite tra gli Specialisti e i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera scelta, valutando il malato al domicilio, verificando le condizioni di assistenza e la rete familiare e l’adeguatezza delle persone che se ne prendono cura e del contesto assistenziale sul territorio. Attraverso l’uso di strumenti di valutazione rileva il grado di fragilità, programma valutazioni multidisciplinari, educa e monitora in base ai bisogni espressi e inespressi, supporta per la richiesta ausili e altre pratiche.

Il modello organizzativo di gestione e controllo della collaborazione tra servizi di assistenza territoriale ed ospedaliera imbricato su modelli relazionali e assistenziali, Infermieristica di Famiglia e Comunità e Care Management garantiscono la continuità assistenziale, la facilitazione di percorsi e la realizzazione di progetti a supporto della fragilità, della cronicità, della disabilità e della comorbidità (ossia la coesistenza di due o più disturbi o malattie fisiche o psichiche in uno stesso individuo). Da Luglio 2023 le Infermiere di Famiglia e di Comunità e le Care Manager (presenti all’ASL BI da tempo, rappresentano il punto di congiunzione tra il Nucleo di Continuità delle Cure, Unità Speciali di Continuità Assistenziale, Cure Primarie e Palliative oltre alle attività che già svolgono a domicilio, negli ambulatoriali e nella comunità.

Molti progetti si sviluppano nel contesto dei Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali con l’obiettivo di intercettare precocemente gli assistiti affetti da malattie croniche, rare e neurodegenerative come Sclerosi Laterale Amiotrofica, Sclerosi Multipla, Demenze e Parkinson. Sono inoltre attivi interventi rivolti ad alunni con patologie croniche: la DGR n. 50-7641/2014 la Regione Piemonte riconosce la necessità di farsi carico degli alunni con patologie croniche come diabete di tipo 1, epilessia, asma e allergie, al fine di favorire l’inclusione e il diritto allo studio nelle scuole di ogni ordine e grado. Le Care Manager programmano e organizzano insieme all’Infermiera di Famiglia e Comunità i corsi di formazione per il personale scolastico, coinvolgendo i familiari e il pediatra. Una sinergia tra scuole, Distretto e famiglie.

c. s. ASL Biella g. c.

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