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AL DIRETTORE | 25 marzo 2024, 17:20

Cgil/ Pensionati: “Decreto legge varato dal Governo contiene ingiustizia clamorosa, ecco perchè”

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Cgil/ Pensionati: “Decreto legge varato dal Governo contiene ingiustizia clamorosa, ecco perchè”

Riceviamo e pubblichiamo:

“Nel nostro Paese esistono due mondi paralleli: quello dei proclami mirabolanti del governo di Giorgia Meloni ai telegiornali, dove con enfasi si annuncia l’introduzione di uno strumento universale per tutte le persone non autosufficienti che comporta mille euro in più al mese. E poi il mondo reale, ben diverso - dice Marvi Massazza Gal, della Cgil/Pensionati -. Intanto perché il Decreto legge varato dal Governo contiene un’ingiustizia clamorosa, in quanto risponde solo ad una minima parte delle persone non autosufficienti: gli anziani ultraottantenni con un Isee al di sotto dei 6 mila euro l’anno. Il Governo così si è dimenticato che nel nostro Paese ci sono bambini, bambine, giovani e adulti non autosufficienti… Per loro infatti non è previsto nessun aiuto aggiuntivo. Se pensiamo agli anziani, inoltre, parliamo di una platea di oltre 3 milioni e ottocentomila persone non autosufficienti. Saranno dunque solo 24.500 in tutta Italia le persone che avranno un contributo di 850 euro mensili, solo per un anno”.

“Il Decreto legge poteva essere una buona occasione per sostenere le persone più fragili, insieme alle loro famiglie, ma ancora una volta si è consumato un tradimento - aggiunge la sindacalista biellese -. Non solo perché si esclude la quasi totalità delle persone che ne avrebbero bisogno e diritto, ma la domiciliarità, pezzo cardine della legge, che avrebbe permesso di vivere ed essere assistiti a casa propria, viene rimandata a tempi migliori per mancanza di risorse. Stesso discorso sulla mancata riforma delle Residenze per anziani, ormai accessibili solo con rette che poche famiglie possono permettersi”.

“Ancora una volta a farne le spese sono le persone più fragili e le loro famiglie - conclude Massazza Gal -. Non ci sono soldi, sostiene il Governo. Però si salvano gli evasori fiscali, si rinuncia a perseguire chi le tasse non le paga o si costruisce un fisco che agevola solo alcune categorie sociali, spesso quelle che non ne avrebbero bisogno. Non siamo più solo un Paese disuguale, siamo pure diventati un Paese ingiusto, dove milioni di cittadini sono considerati “vuoti a perdere”. La legge sulla non autosufficienza evidenzia come i principi più importanti dello Stato, che sono la cultura e lo spirito della solidarietà sociale, vengano disattesi proprio da chi avrebbe il compito di promuoverli per tutti i cittadini”.

Cgil / Pensionati

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