Riceviamo e pubblichiamo:
"E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un’ auto acceda al parcheggio dell’Ospedale di Ponderano. Dallo scorso febbraio, la gestione del pagamento del biglietto del parcheggio ospedaliero equivale ad una vera e propria caccia al tesoro della soluzione, così incerta da far diventare matto anche un genio come Sherlock Holmes: stando alle lamentele degli utenti, il personale di guardia non è sufficientemente presente, il sistema automatizzato non vidima i biglietti pagati e la sbarra rimane abbassata alzandosi dopo aver pagato più volte l’ euro previsto.
Il personale di assistenza, peraltro, non risponde alle telefonate, quindi si è costretti a ricorrere a fortuite conoscenze tra il personale interno nell'Ospedale per sperare almeno di far arrivare le proteste a qualche ufficio, peraltro non addetto a questo particolare servizio. Data la totale e perdurante disorganizzazione, viene da chiedersi se sia il caso di portarsi una bussola o un astrolabio da usare nella ricerca di una soluzione adeguata, o magari rassegnarsi all’idea di dover incorrere in costi aggiuntivi per consulenze psicologiche atte a superare il trauma di questo disservizio, dato che difficilmente verrà abolito in quanto utile fonte di incassi.
Magari si potrebbe impiegare il tempo nel risolvere un enigma di Sudoku ogni volta che si deve sostare con la propria auto prima che la sbarra si alzi mentre le autorità competenti discutono innanzitutto per capire il problema e poi, si spera, come risolverlo…"