Un'opera dedicata a Marco Pantani e donata alla fondazione che porta il suo nome a favore di iniziative sociali. Si tratta di Il Re Solo, dipinto a olio su tavola (45 x 30 cm), realizzato da Davide Prevosto, artista e docente di sostegno presso la scuola secondaria di primo grado a Pettinengo, da sempre legato alla figura del Pirata.
“Il giusto tributo all'indimenticato campione nella ricorrenza del ventennale della sua scomparsa – spiega Prevosto ai nostri taccuini – Mi ha sempre colpito la sua vicenda umana e sportiva, fin da quando ero ragazzino. La realizzazione di questo dipinto ha richiesto diverso tempo, specialmente a livello concettuale. Volevo, infatti, trascendere la figura dello sportivo e trasformarla in un'icona sacra della cultura popolare. Lo stesso Pantani indossa la maglia del Tour de France del 1998, anno in cui si aggiudicò anche il Giro d'Italia”.
Ciò che stupisce, fin da subito, del quadro è la sua forma, inusuale nei tempi di oggi. “Richiama la pala d'altare di origine medievale – sottolinea l'artista biellese – con chiari rimandi all'arte bizantina, con lo sfondo dorato. Un'opera fortemente spirituale che vuole esprimere un forte e chiaro messaggio”. L'opera, corredata dal testo critico di Luca Deias (direttore del Journal di Cittadellarte/ Fondazione Pistoletto), sarà visitabile nell'area espositiva di Piazza Duomo, sotto i portici di Palazzo Oropa, assieme a ThePirata2.0, elaborazione dell'artista di chiara fama internazionale, Luciano Angeleri, e alla storica bicicletta del Pirata, protagonista di una strepitosa e indimenticabile rimonta nel lontano 1999, proprio sulla tappa con arrivo al Santuario di Oropa.
Tale esposizione farà parte degli eventi collaterali del Giro d'Italia, il cui arrivo a Biella è previsto il prossimo 5 maggio. “Al termine della manifestazione, entrambi i lavori, compreso il mio, saranno donati alla Fondazione Marco Pantani Onlus – afferma Prevosto – Non ho ancora avuto modo di incontrare i suoi cari ma sono davvero emozionato. Sarebbe un vero onore scambiare due parole con loro e ricordare insieme Marco”.
g. c.