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COSTUME E SOCIETÀ | 09 marzo 2024, 11:00

Cossila, Focus Quartieri: Coro Burcina e Banda San Giovanni: due storiche realtà in cerca di giovani e nuove leve

Le interviste a Mario Ciabattini, maestro del Coro Burcina, e Roberto Mosca Boglietti, presidente della Banda Musicale di Biella Cossila San Giovanni.

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In foto Roberto Mosca Boglietti, presidente della Banda Musicale di Biella Cossila San Giovanni, e Mario Ciabattini, maestro del Coro Burcina

Il quartiere di Cossila è anche musica e cultura. Per l'occasione, il quotidiano Newsbiella.it ha intervistato Mario Ciabattini, maestro del Coro Burcina, e Roberto Mosca Boglietti, presidente della Banda Musicale di Biella Cossila San Giovanni.

Nato nel 1976, raccogliendo l'eredità del fu Coro Valle Oropa (fondato negli anni' 50), il Coro Burcina ha conquistato il favore del pubblico locale grazie alla sua offerta musicale “che nel corso degli anni ha avuto un'evoluzione – spiega Ciabattini – Dai canti tradizionali di montagna e guerra si è arrivati a voci più moderne accompagnate da strumenti musicali, come la chitarra acustica, che ci ha aiutato a differenziarci dagli altri e ad attirare l'attenzione dei biellesi. Aggiungo anche che presto avranno luogo esibizioni in Francia, come già avvenuto in passato”.

Feste religiose, processioni e manifestazioni cittadine: in questi contesti, si può invece trovare la Banda Musicale di Biella Cossila San Giovanni, costituita nel lontano 1879, sebbene la sua attività si sia ridotta negli ultimi anni, come sottolineato da Mosca Boglietti: “Purtroppo siamo arrivati ai minimi termini. Ci abbiamo dedicato amore e dedizione ma è giunto il tempo di passare il testimone ai giovani”.

Un tema, quello delle nuove generazioni, che accumuna anche il Coro Burcina, che oggi conta dai 10 ai 12 membri. Solo 10 anni fa, erano quasi una ventina. “Senza giovani è difficile mantenere in vita queste tradizioni che rischiano di perdersi nel tempo – affermano – Perciò, se siete appassionati di musica e volete provare nuove esperienze, queste comunità non richiedono un impegno gravoso e sapranno sicuramente stimolare le attitudini di chi vorrà venirci a trovare”.

g. c.

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