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L'opinione di... | 28 novembre 2023, 06:50

Mancano camerieri e baristi, di chi la colpa?

Secondo la Confcommercio il 60% degli imprenditori lamenta, infatti, difficoltà a trovare personale. Mancano all’appello oltre 150 mila addetti a livello nazionale, per quel che riguarda il personale di sala. E in Piemonte mancano circa 15 mila addetti.

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Mancano camerieri e baristi, di chi la colpa?

Non si è ancora spenta l’eco per i successi della ristorazione piemontese – pluripremiata dalla Guida Michelin e apprezzata da turisti e atleti accorsi a Torino per le ATP Finals o per qualcuna delle tante fiere che caratterizzano i weekend di novembre e dicembre – ed ecco che arriva subito un grido d’allarme: manca personale qualificato.

Secondo la Confcommercio il 60% degli imprenditori lamenta, infatti, difficoltà a trovare personale. Mancano all’appello oltre 150 mila addetti a livello nazionale, per quel che riguarda il personale di sala. E in Piemonte mancano circa 15 mila addetti. Chi lavora in sala e al banco è la prima interfaccia tra locale e cliente. I camerieri, i maître di sala e il personale in genere, hanno una grande responsabilità: sono i portabandiera del ristorante o del bar in cui lavorano. E bisogna essere preparati per farlo bene.

Scarso appeal per questi mestieri? Certo, ma anche colpa di trattamenti economici e contrattuali spesso non  adeguati: recentemente il titolare di un noto ristorante di Torino mi ha confidato che i suoi 12 dipendenti lavorano – da contratto - 40 ore alla settimana, cioè 8 ore per 5 giorni, con due di riposo. Quanti locali usano lo stesso parametro per i propri collaboratori?

Ma colpa anche della scarsa attenzione di noi, clienti. Raramente il  cameriere viene trattato con rispetto e riguardo. Per non parlare delle mance, spesso davvero pochi spiccioli. Negli Usa è obbligatoria, cioè il 10-15-20 per cento del conto a scelta, in base alla soddisfazione del cliente.

“Lavorare nella ristorazione – ha ben evidenziato Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Torino e provincia – è sicuramente un mestiere duro, che richiede sacrifici e grande serietà. Significa lavorare quando gli altri fanno festa, significa sacrificare la famiglia e gli affetti, ma significa, per contro, avere sempre opportunità di impiego, crescere professionalmente in un mondo ricco di offerta, sviluppare abilità comunicative e sociali e costruire giorno dopo giorno il proprio successo personale”.

I cuochi sono diventati tutti chef, vere e proprie star. Così deve essere anche per camerieri, baristi e personale di sala. Perché il successo e il gradimento di un locale dipende anche da loro.   

Beppe Gandolfo

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