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CRONACA | 12 novembre 2014, 15:53

Per Elisa l'abbraccio di tutta Biella FOTOGALLERY

Addio tra le lacrime alla diciottenne figlia dell'ex sindaco Dino Gentile

Per Elisa l'abbraccio di tutta Biella FOTOGALLERY

L’assurdità della tragica morte di Elisa Gentile la si legge tutta negli occhi di una ragazza, una delle tante che in questa mattina di pioggia si è ritrovata nella chiesa di San Biagio, un’amica, forse una compagna di squadra. In piedi a lato della navata, i capelli parzialmente tinti di un verde, la giacca di una tuta che spunta dal piumino d’ordinanza, si guarda attorno con quello sguardo smarrito che hanno gli adolescenti feriti. Durante la cerimonia, tanto lunga e intensa da risultare quasi insostenibile, scoppierà più volte a piangere, consolata di volta in volta dagli amici, stretta in un abbraccio che però sembra non essere efficace contro tanto dolore. E per tanti dei ragazzi che hanno presenziato al funerale della diciottenne morta improvvisamente per un malore, questo è stato probabilmente il dolore più forte in vite che devono ancora sbocciare.

La sua è soltanto un’immagine, forte, tra le tante che segnano questo funerale straziante, insieme a quella della famiglia Gentile, il papà, l’ex sindaco Dino, la mamma Anna, i tre fratelli, che si stringono forte quando arriva la fine della cerimonia e per Elisa arriva l’ora di andare davvero, per sempre,  quella della classe in cui tutti tengono in mano un fiore bianco senza sapere bene cosa farne, senza osare neanche guardarsi troppo che se no poi l’emozione prende il sopravvento, quella dei compagni di classe di Elisa il cui discorso preparato con tanto cuore si scioglie in un pianto disperato. Come è giusto che sia perché mai come in questo caso le parole non servono e vengono lavate via dalla lacrime, che stanno in agguato, che spuntano inaspettate, quelle di padre e madre, travolti dai singhiozzi, quando viene annunciato che il ricavato l’offertorio, raccolto dalla compagne di squadra della SprintVirtus, servirà per dare vita a una borsa di studio in ricordo di Elisa.

Lacrime che non risparmiano le autorità presenti, tra cui tanti politici, dal sindaco Cavicchioli ai senatori Susta e Favero, dal presidente della Provincia Ramella a quello del consiglio comunale Merlo, e poi i consiglieri regionali Barazzotto e Pichetto e tanti altri, perfino troppi per citarli tutti. Che alla fine si mettono in coda per un ultimo abbraccio alla famiglia, mescolati a centinaia di altri biellesi, un fiume di mani e di volti che si stringono attorno a questa famiglia travolta ma che una volta di più ha dimostrato di saper essere unita. E il loro abbraccio è quello di tutta la città. Il resto sono soltanto parole che scivolano via, quelle consolatorie che arrivano dal pulpito, quelle smozzicate dei ragazzi, quelle sincere degli amici e anche quelle di circostanza.

Poco più in là, nella chiesa del Villaggio Lamarmora, altre lacrime, quelle degli studenti del liceo scientifico, che hanno voluto rendere omaggio a Elisa di cui tanti erano amici e al loro preside Dino. Un abbraccio in più, che se oggi non calma il dolore forse più avanti saprà regalare un secondo, anche uno solo, di sollievo.

m.z.

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