Sarebbe stato identificato, dalla Polizia Stradale, il motociclista che, lo scorso 24 maggio, fece spostare Angelo Leone, volontario della Protezione civile ed ex assessore di Andorno, a centro strada nel corso della tappa biellese del Giro d’Italia. Una scelta che si rivelò drammatica, visto che l’amministratore pubblico, pochi minuti dopo, venne schivato da un paio di corridori e investito da una moto della Rai, finendo in coma all’ospedale Maggiore di Novara.
Le sue condizioni, inizialmente critiche, tanto da essere trasportato nel nosocomio in elicottero, sono lentamente migliorate, e finalmente, a distanza di quattro mesi, è potuto tornare sui banchi del consiglio comunale, sedendo nelle fila della minoranza. “La ripresa però è molto lenta – commenta l’avvocato Marco Bonino, che assiste la famiglia Leone – e ci vorranno ancora soggiorni in centri specializzati. Il mio cliente, lotta per guarire completamente”.
Per quello che riguarda il soggetto finito nel mirino delle forze dell’ordine, per aver dato un ordine quantomeno discutibile, farebbe parte del “carrozzone” della Corsa Rosa e sarebbe stato lui a imporre a Sergio Leone, di cambiare posizione.
e.g.