MÚSCIU log. ‘funicella, cordicella’; cfr. tosc. muscello, moscello (lucch. ‘fune a tre capi’); còrso muscellu, muscella ‘fune che si presta a legare’; nap. mosciello ‘fune di sparto, cordino’; cal. musciello ‘piccola corda molle’; cat. muixell ‘tros de corda pera amarrar quelcom a la barca’, ‘el grapat de cànem, lli cotón, llana, seda etc.’. La voce sarda è certamente imparentata con le voci mediterranee qua citate, e tuttavia essa ne pare il prototipo, la cui base si ritrova nel sumero muš ‘snake, serpente’. La voce è arcaica, risale ai tempi delle prime manifatture elementari (come dire al Paleolitico Superiore), fatte di fili d’erba annodati, utili per la loro resistenza unita alla morbidezza, che le rendeva adatte a trattenere cose e pesi. Di qui il loro nome, riferito alle spire del serpente.
In Breve
sabato 18 maggio
venerdì 17 maggio
giovedì 16 maggio