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ATTUALITÀ | 30 aprile 2024, 06:50

Festa dei Lavoratori, a Biella il Primo Maggio sarà dedicato alla pace: ci sarà anche il segretario Airaudo

L'inizio del corteo per le vie cittadine è previsto intorno alle 10.

festa lavoratori

Festa dei Lavoratori, a Biella il Primo Maggio sarà dedicato alla pace: ci sarà anche il segretario Airaudo

Tutto pronto a Biella per la giornata del 1° maggio, a cui prenderanno parte CGIL, CISL e UIL. Il ritrovo è previsto per le 9.30 in piazza Martiri della Libertà, con l'inizio del corteo per le vie cittadine intorno alle 10. Ai Giardini Zumaglini, invece, sono previsti i comizi (ore 11), dove interverrà Giorgio Airaudo, segretario generale della Cgil / Piemonte che ha spiegato il filo conduttore del suo discorso dedicato alla Festa dei Lavoratori: “Il Primo Maggio sarà dedicato alla pace. Perché quando scoppia una guerra, i lavoratori ne pagano sempre le conseguenze”.

E aggiunge: “Le prime vittime sono ovviamente i giovani ucraini e russi che combattono, così come i palestinesi e i soldati israeliani. Ma le conseguenze economiche le pagano tutti i lavoratori del mondo. Ecco perché chiediamo, e chiederemo tutti insieme, il massimo impegno politico e istituzionale per fermare tutte le guerre. I conflitti, infatti, colpiscono sempre i più deboli, da tutti i punti di vista. La svalutazione e la compressione dei salari dei lavoratori e delle lavoratrici sono la diretta conseguenza delle varie crisi militari e geopolitiche presenti nel mondo. E in Italia lo sappiamo, purtroppo, fin troppo bene”.

“Il nostro sindacato – prosegue - è impegnato, da sempre, contro la precarietà del lavoro. L’80 per cento dei contratti di lavoro nell’anno passato sono stati a tempo determinato. Vuol dire contratti di poche ore la settimana ma spesso anche al mese. Poi c’è l’inflazione e la svalutazione dei salari, che colpiscono il carrello della spesa dei cittadini e dei lavoratori. Questo a fronte di profitti enormi registrati da molti settori industriali. Il Biellese sta ricorrendo alla cassa integrazione in maniera massiccia, oltre l’800 per cento secondo i dati Inps. Segno che l’economia e il tessile, in particolare, soffrono. Devono quindi essere ricostruiti i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Motivi per cui dal XXV Aprile siamo impegnati in una campagna referendaria per abrogare il lavoro fragile e precario attraverso quattro referendum per i quali chiediamo firme e sostegno”.

Redazione g. c.

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