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ATTUALITÀ | 20 aprile 2024, 06:50

Camelio nominata a Pisa, l'intervista al procuratore capo: “In 7 anni bilancio positivo, Biella è stata una bella scoperta”

E aggiunge: “Sul Codice Rosso è cambiato l'approccio. Di cosa vado più orgogliosa? La creazione del progetto 'Cucciolo', dedicato ai bambini vittime di violenze e finalizzato a proteggerli”.

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Camelio nominata a Pisa, l'intervista al procuratore capo: “In 7 anni bilancio positivo, Biella è stata una bella scoperta”

Teresa Angela Camelio sarà il nuovo procuratore di Pisa. A nominarla, a maggioranza, il plenum del Consiglio Superiore della Magistratura. La notizia, rimbalzata nella prima serata di mercoledì, 17 aprile, ha sorpreso gli addetti ai lavori e il personale che, ogni giorno, varca la soglia del Tribunale.

Alla guida della Procura negli ultimi 7 anni, Camelio si è insediata a Biella nel giugno 2017. A fronte dell'imminente trasferimento, il magistrato ha accettato di rilasciare un'intervista al quotidiano online Newsbiella.it

Procuratore, grazie per aver accolto il nostro invito: iniziamo con un bilancio dei suoi anni a Biella.

Positivo e importante dal punto di vista umano: ho imparato tantissime cose. Continuo ad apprendere, specialmente il ruolo che ricopro, quello di procuratore capo, in una piccola realtà ma non così semplice come potrebbe sembrare. Non sempre gli aspetti coincidono. Mi sono confrontata con casi complessi che, in diversi momenti, hanno avuto valenza nazionale. Ho la fortuna, da 4 anni almeno, di avere al mio fianco giovani colleghi volenterosi che, nonostante difficoltà oggettive, sono riusciti ad andare avanti e mantenere dritta la prua. Il plauso va sicuramente a loro, al personale del Tribunale e della Procura di Biella”.

Le ha citate prima: in questi anni, ha avuto a che fare con vicende e inchieste giudiziarie di grande rilevanza, riprese e raccontate sugli organi di stampa nazionali. Ce ne parli.

Non appena ho preso servizio a Biella, ho dovuto affrontare la questione dell'aereo bimotore precipitato a Salussola. Da quel momento, i casi sono stati diversi e complessi. Penso all'incendio alla Bergadano, ai due omicidi di Pralungo. Senza dimenticare le due inchieste sul carcere di Biella e al recente caso dello sparo di Capodanno, a Rosazza. La vicenda del Tempio Crematorio? Mi ha profondamente colpita, è stata un'indagine sofferta e impegnativa, specialmente per le tematiche affrontate”.

Nel suo incarico a Biella, il suo ufficio si è confrontato anche con l'emergenza pandemica. Come avete affrontato un momento, di per sé, unico nella storia dell'umanità?

Personalmente ho dovuto affrontare un'importante operazione. Dal punto di vista lavorativo, la situazione non mi ha minimamente spaventata, anche perchè da quel momento si è aperta l'era della digitalizzazione. Già, nella mia esperienza all'Aia, in seno all'Eurojust, tutti i documenti di lavoro erano totalmente digitalizzati. Venendo a Biella, ho ritrovato i vecchi fascicoli cartacei. Da qualche anno, è iniziato un percorso irreversibile per digitalizzare i documenti e gli atti giudiziari. Una strada necessaria e non più rinviabile”.

In questi anni, lei ha sempre posto l'attenzione ai reati da Codice Rosso: qual è l'eredità che lascia?

Mi sono sempre interessata a questa materia, sicuramente lascio una realtà ancor più attenta e sensibile rispetto a queste tematiche. Possiamo dire che è cambiato l'approccio con cui si affrontano simili argomenti”.

Di cosa va più orgogliosa?

La creazione del progetto 'Cucciolo', senza ombra di dubbio, inaugurato nel mese di novembre 2021. Un servizio presente all'Ospedale, dedicato ai bambini vittime di abusi o maltrattamenti, finalizzato a proteggerli con competenza, tempestività e cura. Una procedura realizzata in sinergia tra la Procura di Biella, il personale dell'ASL, le forze dell'ordine e la Procura presso il Tribunale dei Minori di Piemonte e Valle d'Aosta”.

Infine, cosa le mancherà di Biella?

In una parola: Biella. È una città fantastica, vivo ed ho vissuto benissimo. Apprezzo la qualità di vita e le persone che vi risiedono. In pochi minuti, sei a contatto con la natura e le montagne. È una realtà dalle grandi potenzialità. Mi sono trovata bene, è stata una bellissima scoperta”.

g. c.

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