Quella che ci ha travolto dallo scorso anno non è solo una tragica circostanza per i singoli, ma è un dramma sociale di proporzioni immense, che tocca ogni stato, continente e confine estremo.
Ci sentiamo impotenti: proprio nei giorni scorsi leggevo su alcune riviste di settore, che gli effetti su adulti e adolescenti sono sempre più intensi a causa del fatto che non si riesce a intravedere una via d’uscita… Siamo in lockdown da settimane e i numeri di ricoverati in terapia intensiva accennano appena a diminuire, per non parlare dei morti e di coloro che soffrono terribilmente per un nemico sconosciuto, invisibile, contro il quale siamo costretti a combattere ogni giorno senza neppure poterlo guardare nel volto!
E’ trascorsa da poco la Pasqua. La seconda costretti tra le mura domestiche, che cominciano a starci strette, a non colmare quel vuoto esistenziale provocato dal distacco da amici e parenti che non riusciamo a raggiungere, se non con il pensiero o attraverso smartphone e pc.
Esiste in Giappone, una tradizione conosciuta e tramandata da millenni che si chiama “Hanami”, e ricorda la fioritura dei ciliegi, che avviene proprio in queste settimane. Il richiamo al tema della rinascita spirituale ed emotiva, dopo questo periodo trascorso a subire pensieri negativi e gravi derivanti da ciò che accade intorni a noi, è un invito a rigenerarci attraverso la natura. Il fiore rappresenta la possibilità di sbocciare e lo fa dopo mesi di inattività, in cui la pianta vive una sorta di “letargo vegetativo” dove appare assopita, neutra rispetto a ciò che la circonda.
Ecco cosa dovremmo fare, proprio ora che il governo ha appena annunciato di poter allentare le misure di contenimento: riprendere le forze, ricaricarci di energia e seguire l’esempio dei fiori… Semplicemente risbocciare trovando la capacità interiore di uscire dal baratro pandemico, ricostruire ponti di vita insieme, occuparci di noi stessi, magari attraverso la cura delle piante, seguire il loro corso di fioritura e rifiorire anche noi liberando ansia, disagi e quindi rinascere come la primavera sa fare a ogni nuova stagione.
Elena Viotti