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EVENTI | 19 gennaio 2020, 11:32

Martedì 21 gennaio al Biella Jazz Club "Gianni Coscia e Max De Aloe"

Martedì 21 gennaio al Biella Jazz Club "Gianni Coscia e Max De Aloe"

Per l'occasione in coppia con un altro importantissimo musicista, l'armonicista Max De Aloe, Il duo, protagonista della scena jazz italiana è spesso accompagnato da un bandoneonista marchigiano, Daniele Di Bonaventura con il quale hanno di recente registrato l'album "Sospiri Sospesi" per l'etichetta Barnum for arts. Coscia e Di Bonaventura sono stati anche protagonisti, con Paolo Fresu, del venticinquesimo anniversario della Fondazione CRB al Teatro Sociale.

Gianni Coscia è già stato ospite del BJC in diverse occasioni con altrettante incredibili formazioni, il quintetto RAI di Milano con Trovesi, Rusca e Soana, in duo con Gianluigi Trovesi, un musicista d'eccezione per la stagione in corso, un concerto assolutamente imperdibile per i contenuti artistici e storici. Per l'ultimo martedì di gennaio è prevista la "Jam Session". Appuntamento il 21 gennaio per un'altra emozionante serata. 

Gianni Coscia. Inizia a suonare in età giovanile utilizzando una fisarmonica Massobrio appartenente al padre. Al liceo è compagno di classe di Umberto Eco, con il quale scrive alcuni spettacoli di rivista.Nel 1985 incide “Gianni Coscia - l’altra fisarmonica”. Nel 1989 con l’album “La briscola” si classifica al secondo posto del “Top Jazz”.L'anno successivo con la Big Band di Giorgio Gaslini partecipa al festival di Roccella Jonica. Nel 1991 con l`orchestra sinfonica della RAI prende parte all`opera "Ascesa e rovina della città di Mahagonny" di Kurt Weil e nello stesso anno esegue il concerto per bandoneòn e orchestra di Astor Piazzolla con il complesso da camera di Pavia.Successivamente è designato dalla RAI per rappresentare l`Italia al festival internazionale di Jazz di Pori (Finlandia) e prende parte alla trasmissione televisiva per RAI 1 in onore di Gorni Kramer.Nel 1992 e nel 1994 suona con Milva in tournée in Giappone, esibendosi anche come solista, mentre nel 1993 collabora con Luciano Berio alla stesura di musiche per uno spettacolo contro l'antisemitismo, inciendo nello stesso anno l'album “il Bandino”. Nel 1994 registra l'album “Radici” con Gianluigi Trovesi e con lui si esibisce all'Umbria Jazz Festival. Grazie al successo di tale cd (che giunge alle 10 ristampe) il duo fa tounée in Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Austria, Germania, Tunisia, Spagna, Siria, Giordania e Inghilterra, mentre come solista partecipa al decimo Toholampi Accordion Week in Finlandia.Nel 1996 è nominato membro del consiglio di amministrazione dell`Accademia Musicale Chigiana.Nel 1997 a Umbria Jazz prende parte al progetto `Banda Sonora` di Battista Lena. Il CD allegato a `Musica Jazz` nel novembre dello stesso anno lo vede partecipe in trio con il trombettista Enrico Rava e con il percussionista Naco. Inoltre firma con Fred Ferrari la colonna sonora del film, “Altri uomini” (1997) con Claudio Amendola e Veronica Pivetti e riceve il premio “Kramer” dalla città di Stradella.Nel giugno 1998 registra l'album “La bottega di Gianni Coscia” con i solisti Gianluigi Trovesi al clarinetto, Enzo Pietropaoli al basso, Andrea Dulbecco al vibrafono e una formazione composta da flauto, oboe, fagotto e corno. Questo lavoro viene presentato a Umbria Jazz. Con Trovesi suona a ottobre a Wuppertal alla manifestazione per i 25 anni di attività teatrali di Pina Bausch, mentre con il progetto Banda Sonora di Battista Lena suona in Cina a novembre.Con Trovesi realizza agli inizi del 1999 l'album “In cerca di cibo” per la ECM (con note di copertina scritte da Umberto Eco).Nel 2000 la critica tedesca gli conferisce il premio “Preiser der Deutschen Schallplattenkritik”. Nel luglio dello stesso anno suona a Roma alla stagione concertistica estiva dell`Accademia di Santa Cecilia. In estate partecipa al festival tedesco di jazz internazionale di Moers.Nel 2002 presenta il nuovo CD “Archiliuto” a Bergamo e svolge una tournée in Canada, durante la quale suona al Festival Internazionale di Jazz a Montreal, partecipa al Festival Internazionale di Jazz dell`Aja, e presenta il CD `La bancarella`, nell'ambito di Umbria Jazz.La sua attività prosegue nel 2003 al Festival di Jazz di San Francisco e con concerti in Italia e all`estero. Nel 2004 pubblica l'album “Galleria del Corso” in duo con Renato Sellani e nel mese di maggio dello stesso anno la città di Alessandria gli conferisce il premio Gagliaudo d`oro. Il 30 dicembre suona all`Umbria Jazz Winter ad Orvieto in duo con Renato Sellani.Nel 2005 pubblica "Round about Weill" in duo con Gianluigi Trovesi (edito dalla ECM). Tra il 2005 e il 2014 suona continuativamente in duo con Trovesi.Nel settembre del 2014 realizza l'album “Ansema” con il gruppo di folk piemontese Tre Martelli, edito per la Felmay. 

Max De Aloe. E' un musicista visionario, intenso e atipico nel panorama musicale italiano. Considerato tra i più brillanti armonicisti jazz in Europa, negli anni si è saputo distinguere per progetti sempre originali, spesso trasversali ai differenti generi musicali. Al ruolo di semplice strumentista tra i più virtuosi e preparati del suo campo, affianca quello di compositore, polistrumentista e vero e proprio inventore di favole in musica. Per questa ragione i suoi concerti sono seguiti da un pubblico eterogeneo e i suoi dischi trovano un’attenzione non soltanto presso i cultori del jazz.Personalità eclettica, De Aloe annovera nel suo curriculum numerose collaborazioni in sala di registrazione e dal vivo con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell, Dudu Manhenga, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni e molti altri.Ha all’attivo dodici album come leader e oltre venti come ospite, ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per opere teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori, registi e attori (tra gli altri, Lella Costa, Oliviero Beha, Paolo Nori).In ambito pop ha collaborato con Mauro Pagani che lo ha voluto come ospite dell’ultimo CD di Massimo Ranieri e come ospite solista nella trasmissione in diretta “Sogno o son desto” del sabato sera di RaiUno.Nel 2014 è stato l’alter ego musicale nelle dieci puntate di Federico Buffa Racconta Storie Mondiale, trasmesse con straordinario successo da Sky Sport e Sky Arte e ha realizzato una serie di concerti a Rio de Janeiro con l’arpista Marcella Carboni.  Si è esibito in festival e rassegne in diversi Paesi tra cui Germania, Francia, Danimarca, Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Madagascar, Brasile.Nel Top Jazz 2011, il referendum che il mensile Musica Jazz realizza ogni anno tra sessanta giornalisti di jazz in Italia, De Aloe si è aggiudicato il secondo posto come “Musicista dell’anno” nella categoria “Miscellanea” e primo armonicista jazz in Italia (stesso risultato ottenuto nei vari anni successivi).Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. E' fondatore e direttore dal 1995 del Centro Espressione Musicale di Gallarate ed è stato docente dell’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano.La prestigiosa casa editrice americana SHER MUSIC ha da poco edito il suo metodo didattico Method for Chromatic Harmonica, con presentazione, tra i tanti, di Toots Thielemans.  Il metodo è stato pubblicato in Italia da Volontè e Co.E’ endorser dell’azienda tedesca Hohner.

comunicato f.f.

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