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CRONACA | 08 febbraio 2014, 09:03

Avvistamento misterioso sul Bocchetto Sessera

Marco Martinetti Mosso ha avvertito i carabinieri dopo aver visto una quarantina di strani fasci luminosi scendere da località Prapiano. Il suo racconto dell'avvistamento

Avvistamento misterioso sul Bocchetto Sessera

Avvistamento decisamente misterioso sulla zona montuosa del Bocchetto Sessera, dove passata da poco la mezzanotte Marco Martinetti, 39 anni, di Mosso, ha avvistato una quarantina di fasci di luce molto intensi, che parevano scendere da  località Prapiano. Non riuscendo a capire di cosa si trattava l’uomo ha avvertito i carabinieri, che in un sopralluogo sul posto hanno trovato molte impronte di scarpe ma nulla che potesse spiegare lo strano fenomeno. Ora verranno studiate con maggior attenzione le numerose fotografie scattate da Martinetti, rimasto molto impressionato dall'episodio.

E’ infatti lo stupore il sentimento che in queste ore domina Martinotti, elicotterista, che ieri sera poco prima di mezzanotte ha notato l'insieme di luci anomale. Non si può dargli torto  sentendo la ricostruzione dei fatti. Era sera tardi e Marco uscito sul balcone, nel paesaggio che gli è tanto famigliare ha notato qualcosa di strano: quaranta luci misteriose che stavano scendendo verso valle, poi all’improvviso si sono spente tutte tranne una, che si è affievolita a poco a poco. L'uomo non ci ha pensato due volte si è vestito ed è corso verso il luogo dove le luci sembravano aver avuto origine, mentre i suoi genitori, nel frattempo, hanno chiamato i carabinieri. Martinotti racconta quei concitati momenti: ” La prima cosa che ho pensato era fosse un banda di ladri e dato che non ho paura sono corso verso quella zona, intanto sono arrivati anche i carabinieri ma non siamo potuti andare oltre il sentiero battuto, a causa della neve molto alta. Infatti camminando si sprofondava fino alle ginocchia. Questa mattina sono ritornato sul posto per controllare se vi fossero delle tracce ma sempre a causa della coltre bianca mi è stato impossibile proseguire nelle ricerche. Ciò che più mi ha lasciato stupito è la reazione dei miei genitori che mi hanno confessato che non hanno mai visto nulla di simile, nonostante siano 60 anni che vivano qui”.

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