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ATTUALITÀ | 27 gennaio 2022, 13:00

Boom di turisti a Viverone per visitare la panchina gigante. Ma non mancano le polemiche

Pienamente soddisfatti i promotori della Big Bench numero 187: “Oltre un migliaio di visitatori”. Ma alcuni residenti protestano per i rifiuti abbandonati e i parcheggi selvaggi.

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Boom di turisti a Viverone per visitare la panchina gigante. Ma non mancano le polemiche

Boom di visitatori a Viverone per la panchina gigante. Ad una mese dal suo posizionamento, la Big Bench numero 187 sta richiamando ogni domenica centinaia di turisti a frazione Rolle, sulla collina più alta del paese, da cui si può ammirare un panorama a dir poco mozzafiato: dal lago passando per le campagne del Canavese fino alle montagne della Valle d'Aosta.

“C'è sempre un via vai di famiglie, giovani coppie, anziani, provenienti da ogni angolo del Biellese e da diverse città del Nord Italia, come Genova, Padova, Como – commenta Paolo Zaniboni, uno dei promotori della panchina gigante, insieme a Elisa Pozzo e Roberto Bagnod – Parliamo di oltre un migliaio di persone in un mese, giunte per immortalare con uno scatto fotografico il paesaggio circostante”.

L'intuizione di utilizzare questa installazione come volano per il turismo locale si è rilevata lungimirante. “Il riscontro è stato più che positivo – sottolinea Zaniboni – Le persone si fermano in paese e (ri)scoprono le bellezze di Viverone e del vicino lago di Bertignano. Entusiasti anche i ristoratori e gli operatori turistici della zona. Siamo convinti che la Big Bench attrarrà un grande pubblico sulle nostre colline”.

Di fronte a tale afflusso, non sono però mancate le lamentele di qualche residente per i parcheggi selvaggi e l'aumento di rifiuti nella zona. “Sappiamo che qualcuno non è contento ma ci siamo organizzati per limitare il più possibile i disagi che potrebbero crearsi – spiega Zaniboni – Noi promotori passiamo ogni giorno a ripulire, sebbene la quantità di rifiuti gettati sta diminuendo giorno dopo giorno. Inoltre, il Comune ci è venuto incontro installando nuovi cassonetti per la raccolta delle deiezioni dei cani. Sul fronte dei parcheggi selvaggi, si è deciso di chiudere al traffico il tratto finale di strada proprio per evitare simili situazioni. Ci scusiamo ancora una volta con gli abitanti della frazione ma l'intenzione era di far conoscere la nostra realtà richiamando sempre più visitatori”.

Gilberto Caon

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