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POLITICA | 07 gennaio 2021, 17:00

L'incidente di Corradino diventa un caso politico, Biella al Centro chiede spiegazioni al sindaco

Presentata un'interrogazione a firma dei consiglieri Paolo Robazza, Sara Gentile, Pietro Barrasso, Federico Maio, Donato Gentile e Andrea Foglio Bonda.

corradino incidente

L'incidente stradale accaduto al sindaco Claudio Corradino approderà al prossimo consiglio comunale. Dopo le polemiche delle scorse ore, i consiglieri di Biella al Centro hanno presentato un'interrogazione circa il sinistro che ha portato al ribaltamento di un mezzo della Protezione Civile.

“Premesso che ci risulta che la sera di lunedì 4 gennaio si sia verificato un incidente e sembra che alla guida vi fosse il sindaco di Biella, non è chiaro chi fosse eventualmente con lui – scrivono i consiglieri – Considerato che alcuni giorni prima era stata convocata per lunedì 4 gennaio alle 21 una riunione nella sede della Protezione Civile del Comune di Biella, a seguito del pensionamento del responsabile Maurizio Lometti, durante la quale si sarebbero rese comunicazioni importanti ai volontari; durante questa riunione avrebbe partecipato di persona lo stesso sindaco che non avrebbe fatto alcun riferimento in merito all’incidente col mezzo della Protezione Civile avvenuto, come dichiarato dal sindaco stesso sul web, 'nel tardo pomeriggio' “.

Il gruppo consiliare interpella il primo cittadino per sapere “se le sue condizioni di salute siano buone; in compagnia di chi sia stato eventualmente Corradino al momento del ribaltamento; quali siano state le ragioni del reale pericolo o necessità impellente che abbiano spinto il sindaco a partire d’improvviso con il mezzo in direzione della strada di montagna detta del “Tracciolino” (luogo da lui stesso dichiarato sul web), già opportunamente chiusa al traffico dall’autorità provinciale competente; se sul Tracciolino, nel luogo del ribaltamento, il sindaco si trovasse in territorio comunale di Biella o di altro comune biellese; se risultino chiamate di soccorso (telefonicamente riscontrabili) al centralino del Comune di Biella o a quello della Protezione Civile o al cellulare del sindaco che lo abbiano indotto alla partenza “solitaria” verso i monti biellesi; se davvero il sindaco (responsabile politico e non operativo della Protezione Civile comunale) si sia messo da solo alla guida “per evitare di mettere a rischio l’incolumità dei volontari o personale del Comune” (come da lui stesso dichiarato sul web), e se in questa sua discutibile azione egli abbia ritenuto di avere competenze tecniche superiori a quelle del dirigente di settore o dei volontari della Protezione Civile in servizio, tali per cui il suo intervento personale si sia reso indispensabile”.

Sempre nell'interrogazione il gruppo formato dai consiglieri Paolo Robazza, Sara Gentile, Pietro Barrasso, Federico Maio, Donato Gentile e Andrea Foglio Bonda domandano “se l’equipaggiamento indossato dal sindaco durante tale sua personale missione in montagna, fosse da lui ritenuto idoneo ad affrontare eventuali problemi in loco (a noi risulta che il sindaco indossasse il suo consueto abbigliamento d’ufficio e gli usuali mocassini in pelle, per la verità alquanto poco tecnici e indicati alle circostanze); se prima di mettersi alla guida del mezzo stesso in direzione dell’alpe, abbia ritenuto di informare la Prefettura, a fronte di possibili situazioni di pericolo da fronteggiare (il sindaco è membro del Comitato Provinciale per la Sicurezza Pubblica guidato, appunto, dal Prefetto); quali siano state le cause del ribaltamento; se altri mezzi siano stati coinvolti nell’incidente o se il sindaco abbia fatto tutto da solo; a chi il sindaco abbia chiesto telefonicamente aiuto dopo il ribaltamento e quale ditta di soccorso sia intervenuta sul posto per rimettere in strada il mezzo della Protezione Civile; dove sia stato ricoverato il mezzo della Protezione Civile danneggiato ed eventualmente in quale carrozzeria; se il sindaco si sia reso conto che questa sua solitaria uscita sui generis abbia rappresentato un azzardo per la propria incolumità e per quella di eventuali persone da lui trasportate, come pure per i soccorritori poi chiamati ad intervenire”.

Redazione g. c.

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