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ECONOMIA | 03 febbraio 2020, 21:57

Game Designer, la professione del futuro per gli appassionati di videogame

Quando la passione incontra la professione

Game Designer, la professione del futuro per gli appassionati di videogame

Tutti li amano, (ancora) pochi li creano: viaggio nei videogiochi tra i mestieri del futuro
Se pensate che tra i mestieri del futuro rientrino solo i classici Youtuber, Fashion Blogger, o ancora gli Influencer, state trascurando un settore che solo negli ultimi anni sta godendo della popolarità e della valutazione che merita: parliamo dei videogames!
Nel momento in cui si acquista un titolo, lo si inserisce nella propria consolle e lo si gioca, è bene sapere che per poter realizzare ogni singolo oggetto ed ogni singolo frame è necessario un lavoro lungo ed impegnativo.
Questo lavoro viene spesso poco apprezzato e "saltato" con il tasto Start, quando alla fine del gioco compaiono i noiosi "credits" con il nome dell'intera equìpe di sviluppo.
In questo articolo vi aiuteremo a capire cosa si nasconde "dietro le quinte" di un videogame e come si può avere la possibilità di diventare un game designer a tutti gli effetti.

L'evoluzione videoludica: la nuova figura del game designer

La concorrenza nel settore dei videogiochi è ormai praticamente esasperata: è sufficiente guardare quanto spazio sia dedicato ad essi nel settore della pubblicità, oltre al progressivo innalzamento dei prezzi dei titoli di "punta" delle case di produzione.
Per un lungo periodo di tempo, gli sviluppatori dei videogiochi hanno provveduto a formarsi da soli con dei software, a pagamento o gratuiti, che permettevano ad essi di muovere i primi passi nel settore in maniera totalmente autonoma.
Crediamo sia utile vedere nel dettaglio i programmi più utilizzati e completi della categoria.3D Studio MAX
Risulta uno dei software più completi nel disegno e nella modellazione dei progetti videoludici: non a caso viene anche utilizzato nel campo dell'architettura.
Il costo richiesto per il programma ne giustifica l'utilizzo futuro; possiede una lista di strumentazioni sorprendentemente vasta, che permette la creazione di mondi sconfinati e realtà virtuali a totale fantasia del suo utilizzatore, oltre ad un software integrato per il rendering delle scene di gioco.
Il suo utilizzo non è estremamente difficile, ma il rischio per un autodidatta è quello di mantenere non sfruttato gran parte del potenziale del programma.
Per questa ragione, è molto importante frequentare un corso 3D Studio MAX, come quello organizzato dal centro di formazione professionale MAC Formazione, idoneo ad acquisire una conoscenza totale del software, con relativo rilascio di certificazione.

Blender

Nato nel 1998 e sostituito negli anni da molte versioni ed aggiornamenti, è uno dei software gratuiti più completi disponibili online.
Tuttavia è famoso tra i Game Designer per essere uno dei programmi ad interfaccia più complicata, il che lo rende difficile utilizzarlo al meglio se non dopo averci speso sopra molto tempo o dopo aver visto diversi video tutorial presenti su internet.
Le sue funzioni sono tuttavia paragonabili a quelle di 3D Studio MAX per quantità di personalizzazioni, e grandezza della libreria.
Il software permette tra le altre cose la creazione di mappe, personaggi, simulazioni di collisioni e gestione delle particelle.
Se siete quella tipologia di utenti che ha molto tempo da spendere, è il software che fa per voi.

Unreal Engine

Anche questo programma ha visto la luce nel 1998, con l'omonimo videogioco Unreal.
Dopo circa 17 anni dalla sua nascita, nel 2015, è stato reso gratuito a patto che, qualora l'utilizzatore ne tragga un profitto, si paghi una piccola percentuale alla società proprietaria Epic Games.
Questo motore grafico è ad oggi utilizzato dalle maggiori case videoludiche per la sua altissima qualità e per la sua attitudine a personalizzare tutto quanto si possa immaginare all'interno di uno scenario.
La sua elevata qualità è tuttavia di difficile gestione per i Game Designer alle prime armi, ragion per cui necessita di diverso tempo per poter essere correttamente utilizzato.

MakeHuman

Si tratta di uno dei software gratuiti più utilizzati per la creazione di personaggi.
La sua specializzazione è sicuramente quella degli RPG (ovvero dei giochi di ruolo), per le personalizzazioni offerte alle figure umane che si possono creare.
Tuttavia la grande scelta e l'estrema personalizzazione richiede moltissimo tempo per la creazione di un singolo personaggio. Il risultato finale è nella maggior parte dei casi comunque incredibile e decisamente realistico.

HeroMachine

Dalla parte opposta rispetto a MakeHuman troviamo questo software gratuito, utilizzato anche in questo caso per la sola creazione dei personaggi.
Le sue caratteristiche sono appunto agli antipodi rispetto al software precedente.
Partendo anzitutto dalla libreria, salta subito all'occhio come questa sia discretamente variegata, ma non eccezionale; con il passare del tempo la limitata possibilità di personalizzare potrebbe diventare un problema per il Game Designer.
Di converso, la creazione del personaggio e la scelta delle caratteristiche richiede poco tempo, soprattutto una volta che si è intuito il meccanismo che si cela dietro il programma.
Ne esistono diverse versioni (l'ultima è HeroMachine 3.0) ed è di gran lunga il software più utilizzato dagli utenti, complice la rapidità con la quale si rendono disponibili una discreta quantità di personaggi.

Superherotar

Il nome è composto dalle due parole Superhero e Avatar, ed indica un software online gratuito che permette la creazione di personaggi con una personalizzazione ancor più limitata. Il suo punto di forza è costituito però dalle grafiche che possiede, capaci di richiamare a se i più grandi classici tra film e fumetti.
Molto intuitivo e comodo da utilizzare, se si chiude un occhio sulla fisiologica limitazione della libreria.

Tanti software per il proprio stile

Tutti i software appena descritti lasciano intendere come esista la soluzione adatta per ogni Game Designer: dai più esigenti in termini di libreria, ai più "rapidi" e sintetici nelle loro creazioni.
Il fattore comune rimane l'altissima qualificazione richiesta oggi dal settore, che seleziona soltanto i professionisti più validi nel loro campo.
Si potrebbe dire che creare videogiochi, ormai, è tutt'altro che...un gioco.

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