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ECONOMIA | 10 maggio 2024, 15:20

Gruppo Sella, positivi i risultati del primo trimestre 2024

Tutti i numeri del trimestre che conferma il solido andamento della raccolta netta globale.

gruppo sella

Gruppo Sella, positivi i risultati del primo trimestre 2024

Il gruppo Sella ha chiuso il primo trimestre dell’anno con risultati positivi, grazie al buon andamento in tutti i settori d’attività e confermando l’efficacia della diversificazione delle fonti di ricavo. I risultati consolidati al 31 marzo 2024, approvati oggi dal Consiglio d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, hanno infatti registrato un utile consolidato comprensivo della componente di pertinenza dei soci terzi presenti nell’azionariato di diverse società del gruppo, anche a supporto dello sviluppo strategico delle loro attività di business, pari a 43,9 milioni di euro (era stato 41,8 milioni di euro nello stesso periodo dell’anno scorso, senza considerare le componenti non ricorrenti). L’utile netto consolidato di pertinenza della capogruppo è pari a 32,8 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai 31,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti, tra cui la plusvalenza derivante dalla partnership strategica con il Gruppo Sesa.

Il trimestre conferma il solido andamento della raccolta netta globale, che è stata positiva per 1,7 miliardi di euro, eguagliando il buon risultato del trimestre scorso e in crescita di 700 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023. Lo stock della raccolta globale si è attestato a 59,1 miliardi di euro, in aumento del 4,8% rispetto alla fine del 2023 e del 17,1% rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno. La crescita di questo trimestre è stata guidata per circa 2 miliardi di euro dall’aumento della raccolta indiretta, per via dell’incremento dell’ammontare complessivo degli investimenti dei clienti, e per circa 1 miliardo di euro dall’effetto corsi. La raccolta diretta al netto dei Pct ha raggiunto i 17,8 miliardi di euro, in calo sul trimestre dell’1,5% (+11,7% a/a) per circa 275 milioni di euro, principalmente per la trasformazione di una parte di essa in raccolta indiretta, in linea con le dinamiche di mercato, e per effetto dello slittamento da dicembre 2023 a gennaio 2024 di pagamenti e scadenze della clientela. In un contesto generale caratterizzato dal rallentamento della domanda di credito, legato ai tassi di mercato, si è ulteriormente rafforzato lo sviluppo del portafoglio crediti. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese, infatti, sono cresciuti nel trimestre dell’1,3% (+4,1% a/a), raggiungendo gli 11,2 miliardi di euro. Nel corso del primo trimestre dell’anno, il gruppo ha mantenuto sostenuta la crescita del margine di intermediazione che ha raggiunto i 264,2 milioni di euro (+4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con il margine di interesse e i ricavi netti da servizi aumentati rispettivamente del 5,7%, a 137,4 milioni di euro, e del 9% a 110,7 milioni di euro.

L’andamento positivo è stato sostenuto da tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e dalla buona diversificazione e bilanciamento delle fonti di ricavo. Rispetto al primo trimestre 2023, i servizi di investimento hanno generato ricavi pari a 49,9 milioni di euro (+6%). Nell’ambito dei sistemi di pagamento, il margine di intermediazione è cresciuto a 24,6 milioni di euro (+0,9%), grazie all’aumento del 15,5% dei volumi transati complessivi legati ai servizi di acquiring e issuing. I margini legati allo sviluppo delle piattaforme di open finance, degli open payments e dell’offerta a terzi di servizi tecnologici hanno generato ricavi pari a 13 milioni di euro (+17,4%).

I ricavi da nuovi business sono cresciuti del 12,1% a 22,1 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi delle piattaforme di pagamento end-to-end per aziende e merchant. In ambito open finance, i ricavi netti complessivi sono stati pari a 14,9 milioni di euro (+23%). Si conferma la tradizionale solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti: il Cet1 è pari al 13,03%, il Tier 1 Ratio è pari al 13,27% e il Total Capital Ratio al 15,44% (erano rispettivamente 13,36%, 13,61% e 15,47% a fine 2023). Ampiamente superiori ai limiti minimi previsti anche gli indicatori di liquidità: LCR al 215,95% e NSFR al 141,14% (erano 230,83% e 142,90% a fine 2023; la soglia minima richiesta per entrambi è 100%).

Banca Sella

Banca Sella ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 46,4 milioni di euro rispetto ai 41,2 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso anno. Il Roe della banca si è attestato a 18,4% (era 18,7% a marzo 2023). Confermata la tradizionale solidità patrimoniale con il Cet1 al 18,99% e il Total Capital Ratio al 21,37% (erano 19,27% e 21,78% a fine 2023). Ampiamente sopra i limiti previsti gli indicatori della liquidità: indice LCR a 279,59%, indice NSFR a 153,76% (la soglia minima richiesta per entrambi è 100%). Positivo lo sviluppo del margine d’intermediazione, cresciuto del 6,9% a 167,2 milioni di euro.

A questo risultato ha contribuito principalmente l’aumento del margine di interesse, che ha registrato un aumento del 13,7% attestandosi a 104,2 milioni di euro, soprattutto per la crescita del margine da impieghi commerciali, trainata dall’aumento dei volumi e dalla dinamica dei tassi di mercato. La raccolta globale al valore di mercato si attesta a 36,5 miliardi di euro, in crescita del 3,1% rispetto alla fine del 2023 (+12,6% a/a), mentre la raccolta netta globale del primo trimestre 2024 è stata positiva per 0,6 miliardi di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono cresciuti nel trimestre dello 0,7% a 9,5 miliardi di euro (+3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Gli indici di qualità del credito rimangono su livelli ottimali: il costo del rischio di credito annualizzato è pari a 17 bps (era 33 bps a marzo 2023 e 26 bps a fine 2023); l’Npl Ratio netto è pari a 1,6% (era 1,5%), l’Npl Ratio lordo a 2,8% (era 2,7%). L’indice Texas Ratio è pari a 23,9% (era 23,7%).

Banca Patrimoni Sella & C. 

Banca Patrimoni Sella & C., specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 6,2 milioni di euro (era 6,9 milioni di euro nel primo trimestre dello scorso anno). Gli asset under management si sono attestati a 23,8 miliardi di euro, con un incremento del 7,3% rispetto a fine 2023. La raccolta netta complessiva è stata pari a 1,1 miliardi di euro, mentre la raccolta netta qualificata progressiva ha raggiunto quota 652,9 milioni di euro, beneficiando dell’interesse dei clienti verso forme di risparmio gestito. Sui risultati hanno inciso il buon andamento delle commissioni attive e l’apporto positivo del margine d’interesse e degli utili derivanti dall’operatività sul portafoglio titoli di proprietà. Il Cet1 e il Total Capital Ratio sono risultati entrambi pari a 14,98% (erano entrambi 13,46% a fine 2023).

c. s. Gruppo Sella g. c.

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