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POLITICA | 31 gennaio 2020, 18:09

Barriere architettoniche in città, il gruppo consigliare del Pd interroga l'amministrazione

Barriere architettoniche in città, il gruppo consigliare del Pd interroga l'amministrazione

Un’interrogazione sulla mancata riattivazione della “Commissione Barriere” e sui lavori di eliminazione delle barriere architettoniche in città. È quanto depositato nei giorni scorsi dal gruppo consigliare del Pd del comune di Biella, che nel dettaglio chiede a sindaco e assessori competenti “se intendono - si legge nel testo del documento - mantenere davvero fede all’impegno preso di far ripartire la Commissione (anche con modalità diverse) o se le promesse hanno maldestramente tentato di tacitare la minoranza; se gli interventi sulle barriere architettoniche verranno inseriti o meno nelle prossime programmazioni triennali delle opere pubbliche; in che modo intendano rispondere alle inevase reiterate richieste (provenienti da alcune Associazioni) di prendere provvedimenti per controllare con solerzia la sosta impropria di mezzi non autorizzati nei parcheggi riservati, nelle fermate degli autobus, davanti agli scivoli dei marciapiedi a cui si aggiunge la collocazione inopportuna di cassonetti su questi ultimi”.

Tutto premesso che “in diverse occasioni il sindaco e alcuni assessori hanno dichiarato pubblicamente la loro grande sensibilità sul tema delle barriere architettoniche e sociali, tanto da fornire rassicurazioni - fino ad ora rimaste senza riscontro - sulla riattivazione del gruppo di lavoro “Commissione Barriere”. La precedente Amministrazione aveva reistituito il gruppo di lavoro insieme al quale aveva valutato la progettazione di alcune opere pubbliche, effettuato sopralluoghi ante e post realizzazione di interventi, verificato problematiche diverse per garantire una mobilità autonoma e sicura”.

Come dichiarato dai consiglieri del PD, lo stesso metodo di lavoro è stato anche alla base del progetto di “Abbattimento barriere architettoniche e realizzazione attraversamenti protetti in Corso del Piazzo e via Avogadro”, la cui gara di appalto si è conclusa nel primo semestre del 2019 “ed il cui cantiere - si legge nell’interrogazione - è stato inspiegabilmente aperto a inizio gennaio 2020, dopo mesi di attesa e con ingiusta appropriazione di paternità dell’opera da parte dell’assessore ai Lavori Pubblici. Inoltre, la larghezza di un tratto del marciapiede di via Amendola (cantiere ancora in corso e già oggetto di interrogazione) è stata ridotta in difformità al progetto appaltato ma - soprattutto - rispetto alle prescrizioni di legge in materia di eliminazione delle barriere, il progetto di manutenzione stradale inserito nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche per l’anno 2019 è stato bloccato e nel primo Piano Triennale delle Opere Pubbliche presentato da questa Amministrazione non è previsto alcun investimento su questo capitolo”.

bi.me.

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