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Cronaca dal Nord Ovest | 18 luglio 2017, 11:16

Progetti di collaborazione con i richiedenti asilo

Esperienza positiva a Santhià

Progetti di collaborazione con i richiedenti asilo

Nei giorni scorsi, alcuni dei ragazzi richiedenti asilo ospiti del Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS), negli spazi dell'ex ASL, hanno svolto una serie di lavori socialmente utili, a titolo volontario, concernenti attività di pulizia e lavori di manutenzione nella nostra città.

Si è trattato di un progetto pilota che è il primo di una serie di iniziative volte a coinvolgere gli ospiti nelle diverse attività della città.

Così, il sindaco, Angelo Cappuccio, ha accolto questi ragazzi nella sala del Comune di Santhià ringraziandoli per l’attività svolta.

“Grazie all'intervento di mediazione linguistica, svolto dell'operatore della Cooperativa Anteo, la società che gestisce e coordina il CAS avendo vinto il bando della Prefettura – commenta Cappuccio - ho avuto modo di chiacchierare con i ragazzi ospiti del centro riconoscendo come il loro impegno nello svolgere attività di volontariato sia fondamentale nel percorso di integrazione nel nostro Paese. E' nato così un confronto costruttivo e motivante tra culture diverse, valori diversi lontano da luoghi comuni e pregiudizi”.

Nel CAS attivo a Santhià vi risiedono una cinquantina di richiedenti asilo provenienti da diverse aree di guerra e di estremo disagio. Il Centro è gestito dalla cooperativa Anteo, incaricata dalla Prefettura.

“Vista la buona volontà di molti dei ragazzi ospitati, è intenzione dell’Amministrazione ufficializzare tramite convenzione con la coop. Anteo e con la Prefettura stessa, percorsi di volontariato sul territorio comunale – aggiunge il sindaco – Ricordo che sono stati, altresì, attivati percorsi di alfabetizzazione per i minorenni, in collaborazione con il CISAS, e progetti di ambito linguistico con Caritas. Inoltre, vengono svolte attività di alfabetizzazione per i maggiorenni, tramite mediatore culturale, e viene incoraggiata l’attività di volontariato presso il Banco solidale, il gattile San Francesco, lo stesso Comune (con mansioni di pulizia strade e piccole manutenzioni).

Non solo, alcuni migranti siano già stati assunti da realtà economiche locali con regolari contratti di lavoro, a tempo determinato. Va da sé che le attività di interazione cominciano a dare i loro frutti. Da quanto appreso, il secondo piano della struttura ASL sarà presto risistemato per essere utilizzato esclusivamente come spazio ricreativo. A mia conoscenza, all’interno del CAS non vi sono stati mai rilevanti problemi di ordine pubblico, in ogni caso alcuni soggetti difficili mi risulta siano stati allontanati dalla Prefettura in modo tempestivo".

Il Comune intende continuare sulla strada dell’integrazione. "A Santhià siamo in linea con le indicazioni ministeriali e comunque durante le varie riunioni a cui ho partecipato in Prefettura, lo stesso Prefetto di Vercelli ha assicurato che nei Comuni dove risulta già una sede attiva non verrà incrementato il numero di soggetti ospitati - precisa Cappuccio -. Noi, come molti altri Comuni, ci siamo resi disponibili anche ad aderire al progetto SPRAR, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che è il servizio del Ministero dell'interno che in Italia gestisce i progetti di accoglienza, di assistenza e di integrazione dei richiedenti asilo a livello locale.

Aggiungo infine che l’interazione e l’integrazione proseguono anche a livello cittadino con lo Sportello Dialoghi di mediazione culturale che è aperto martedì pomeriggio e venerdì mattina allo Sportello Interazioni sociali in piazza Roma via Bonafè. Ci si può rivolgere per cittadinanza, richiesta di permessi, suggerimenti e proposte”.

Dal nostro corrispondente di Vercelli

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