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COSTUME E SOCIETÀ | 07 novembre 2019, 09:42

La serata della Rotary Foundation si fa “creativa” con l’Unesco e la Namibia

rotary namibia biella

Da sinistra: Paolo Naldini (Direttore Città dell’Arte), Franco Ferraris (Presidente Fondazione CRB), Johannesen Petter (Console onorario Namibia), Adriana Paduos (Presidente Rotary Club Biella), Claudio Corradino (Sindaco di Biella), Lucia Basson (Regional Governor della Regione del Karas)

Con un breve concerto del pianista Lorenzo Mazzola, bergamasco, proveniente dalla fucina di talenti dell’Accademia Perosi e neo vincitore del terzo posto al Concorso Liszt, si è aperta la serata del Rotary Club di Biella dedicata alla Rotary Foundation, il 4 novembre scorso. La prestigiosa presenza di ospiti illustri ha invece contribuito a rendere ancora più interessante la tradizionale riunione del lunedì al primo piano di Piazza Martiri.

In puro spirito rotariano, con la presenza del Sindaco della Città Claudio Corradino, degli assessori Silvio Tosi, Barbara Greggio e della prestigiosa presenza di una folta delegazione della Namibia guidata dal Console Onorario Johannesen Petter e dal Regional Governor del Karas, Lucia Basson, non è venuta meno l'occasione per discutere di tematiche relative allo scambio ed alla collaborazione internazionale. Uno degli scopi principali del Rotary è infatti la cooperazione internazionale, lo scambio e la collaborazione tra le nazioni. Appassionato l’intervento del Sindaco della Città, Claudio Corradino, che ha sottolineato l’importanza del raggiungimento dell’obiettivo Unesco, ringraziando tutti gli attori e la cittadinanza intera per l’entusiasmo, riconoscendo che questo prestigioso risultato è stato possibile soltanto con la collaborazione di tutti. Biella si colloca così tra le 200 città del mondo Unesco per la creatività, un titolo meritato che costituisce un punto di partenza per la nostra città. Franco Ferraris, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (e socio del Rotary) tra gli artefici del successo Unesco, ha invece posto l’accento sull’impegno di tutte le forze scese in campo.

Ferraris ha ricordato il primato di Biella, prima città tessile a essere entrata nel circuito Unesco per la creatività, evidenziando l’apporto di Michelangelo Pistoletto e del suo "Terzo Paradiso" come simbolo ufficiale e logo della candidatura. Un incontro che ha posto Biella quale mentore nei confronti della Namibia, come hanno sottolineato gli ospiti della delegazione namibiana. Biella si è fatta portatrice di un importante messaggio di creatività che può portare a nuove forme di collaborazione. In Namibia, infatti, viene allevata una specie di pecora, la karakul, dal vello nero, corto e lucido, che produce lana di grande interesse, ma che attualmente, viene destinata al macello, dopo l’utilizzo della pelliccia: l’astrakan.

Un asse creativo fra la capitale italiana della lana, Biella, e Keetmanshoop, capoluogo della regione laniera namibiana di Karas, porterebbe all’ideazione di un processo che preveda l’utilizzo della lana dopo la tosatura, anziché l’impiego dell’intera pelliccia. Un progetto costruito secondo i dettami dell’Agenda Un 2030 in grado di affrontare i temi della sostenibilità ambientale, del benessere animale e della creatività manifatturiera. Lucia Basson, Regional Governor della Regione del Karas, ha invece ringraziato Biella per l’opportunità ricevuta, invitando a conoscere la Namibia, un Paese che racchiude valori in cui si riconosce anche il capoluogo biellese. In chiusura, il console onorario della Namibia, Johannesen Petter si è complimentato con la città per il messaggio che ha voluto portare all’Unesco fatto di capacità e voglia di fare, ma anche di sentimenti.

Comunicato stampa g. c.

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