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ATTUALITÀ | 20 aprile 2018, 15:14

Emergenza Freddo, missione compiuta. In quattro mesi ospitati oltre 70 senza fissa dimora

Emergenza Freddo, missione compiuta. In quattro mesi ospitati oltre 70 senza fissa dimora

Il freddo quest'anno ha fatto sul serio ma il gruppo di lavoro “Emergenza Freddo”, su richiesta della Città di Biella che ha ampliato lo stanziamento di spesa previsto, è riuscito a garantire l'avvio prima del 1 dicembre come da programma e nei giorni successivi.

La vera "rivoluzione" è stata nella settimana del 26 febbraio quando la colonnina di notte è arrivata a toccare i -8 gradi. I partner del Progetto hanno provveduto a organizzarsi per garantire riparo alle persone senza dimora anche durante il giorno  E' stata data la possibilità di uscire dal dormitorio e dai posti aggiuntivi allestiti presso il Belletti Bona un'ora dopo. Alle persone veniva offerta l'opportunità di essere accolte presso locali messi a disposizione dal Volontariato Vincenziano in via don Minzoni per una colazione, a cura di volontari dell'associazione La Rete e operatori della Cooperativa Maria Cecilia (progetto 'Chi ben comincia', finanziato dalla Compagnia di San Paolo). Il passaggio successivo alla mensa di via Novara per poi 'agganciarsi' all'altro progetto novità di questa sesta edizione, ovvero 'Il tè delle cinque'. Il progetto, promosso dall'Associazione La Rete con fondi del Centro Territoriale per il Volontariato, ha previsto il coinvolgimento di volontari per garantire uno spazio 'caldo' di socializzazione nelle fredde ore preserali. Infine l'ora di ingresso al dormitorio tra il 27 febbraio e il 12 marzo è stata anticipata alle 19.00, con spese a carico della Città di Biella.

Inoltre, grazie al buon andamento della raccolta fondi, alla flessibilità raggiunta dal Servizio e alla disponibilità immediata degli Operatori della Coop Anteo e della Coop Il Cammino, è stato possibile prolungare l'accoglienza notturna fino al 3 aprile incluso, evitando l'assenza di un riparo proprio in corrispondenza delle festività pasquali.

Il progetto “Emergenza Freddo” si è quindi confermato anche quest'anno come un progetto che conta su una rete di solidarietà allargata e consolidata anche grazie agli operatori e al supporto economico di molti donatori, della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella e delle istituzioni coinvolte.

Garantire 148 sere di accoglienza (contro le 91 della precedente edizione) è costato circa 61.000 euro, con un costo pro capite a notte di circa 20 euro (incluso pasto caldo serale, piccola colazione la mattina, doccia, lavaggio abiti, fornitura cambio per emergenze, monitoraggio sanitario, pulizia ambienti, cambio lenzuola e asciugamani, kit igiene). La copertura è stata garantita dai circa 23000 euro della raccolta fondi (dei quali 8000 euro 'tesoretto' della raccolta fondi 2016/2017 e 15000 euro della nuova edizione), 17000 euro stanziati dalla Città di Biella, 15000 euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 2000 euro da Caritas e 2000 euro da CRI Biella Area 2, 2000 euro dai Consorzi Cissabo e Iris, in capo al quale è anche il coordinamento del Progetto.

Importante, infine, la collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione dell'ASL BI che, riconoscendo le persone senza dimora presenti sul territorio come persone 'fragili', ha offerto anche quest'anno la possibilità di effettuare la vaccinazione antinfluenzale, recandosi all'interno delle stesse strutture di accoglienza per facilitare le operazioni. 

 

 

l.l.

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