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POLITICA | 14 giugno 2017, 07:30

Furia: "Urge una ricostruzione di un campo largo di centro sinistra"

Furia: "Urge una ricostruzione di un campo largo di centro sinistra"

Riceviamo e pubblichiamo"I risultati dell’attuale tornata di elezioni amministrative dimostrano due cose: la prima è che il centrodestra, soprattutto se unito, è in campo. Attendiamo di conoscere gli studi sui flussi di voto, ma è verosimile che una parte di elettorato deluso dal movimento 5 stelle (che notoriamente ha pescato in tutte le aree tradizionali del voto) sia tornato al centrodestra oppure finito nell’astensione.La seconda cosa che questo voto dimostra è che il centrosinistra è competitivo in quasi tutte le città.

Larghe alleanze civiche imperniate intorno al ruolo centrale dell’ultimo grande partito organizzato d’Italia (il Partito Democratico) risultano capaci di superare le divisioni che il centrosinistra ha subito a livello nazionale negli ultimi tempi.Un Partito Democratico che sappia dialogare con le forze che stanno al suo centro, alla sua sinistra e con numerosi attori civici che in ogni città si mobilitano durante le elezioni amministrative sembra quanto mai importante e necessario: non interessa invece un Partito Democratico che si annacqua nel “partito della nazione”, disposto ad alleanze con Berlusconi, che invece debbono essere considerate solo in presenza di una estrema necessità e di assenza di alternative.

In tutti i territori, non solo in quelli al voto in questi giorni, urge la ricostruzione di un campo largo del centrosinistra. Per realizzarlo, però, è necessario superare le diffidenze, i rancori, gli allontanamenti di questi ultimi tempi: da un lato riconoscendo che il centrosinistra senza il PD (che ha come suo legittimo Segretario Matteo Renzi) è impossibile e dall’altro osservando come il PD non possa e non debba considerarsi autosufficiente, arrovellato in dinamiche interne. Così come a livello nazionale vi sono interessanti prove di avvicinamento tra il PD e il movimento di Pisapia, anche a livello locale, ne siamo sicuri, sono possibili intese di carattere programmatico per il buon governo del territorio fondate anche su un confronto aspro se necessario, ma con reciproco senso di rispetto e senza più polemiche strumentali.Nel caso del destino della società ATAP ad esempio, si è cercato di mantenere il controllo pubblico, nonostante una difficilissima situazione dell’Ente Provincia di Biella, (che ne è socio di maggioranza relativa) ereditata dall’esperienza fallimentare dell’amministrazione leghista guidata da Simonetti, anche tenendo conto dell’opinione di molti esponenti della sinistra locale.

Così noi del PD consideriamo una esperienza di straordinario arricchimento quella di governare la città con una coalizione di forze civiche che fino ad oggi si sono sempre caratterizzate per una attenzione mai strumentale ai problemi della città. Lo stesso può dirsi per la provincia di Biella, la cui amministrazione è in mano ad un ampia alleanza di amministratori.

Per questo riteniamo che intese siano possibili per ricostruire anche nel biellese un dialogo tra le diverse anime del centrosinistra".

Paolo Furia

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