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Valle Cervo | 27 gennaio 2016, 17:28

Sagliano: Il Monumento ci racconta il 27 Gennaio

Sagliano: Il Monumento ci racconta il 27 Gennaio

Oggi, 27 gennaio si celebra la giornata della memoria 2016, a settantuno anni di distanza dall'abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e la seguente liberazione del più grande campo di sterminio durante la seconda guerra mondiale. L'Italia ha instituito nel 2000 il giorno della memoria, per far si che si possa ricordare per sempre quanto accaduto, evitando così che possa ripetersi una catastrofe simile.La Giornata della memoria – o Giorno della memoria – è un momento di riflessione e ricordo di quanto avvenuto durante la seconda guerra mondiale, con milioni di ebrei uccisi nei campi di concentramento, e, con loro, anche moltissimi zingari – principalmente Rom e Sinti –, Testimoni di Geova, Pentecostali, Protestanti, Ortodossi, popolazioni slave, portatori di handicap e dissidenti.Ma perchè il giorno della Memoria è il 27 gennaio?La data del 27 gennaio non è certo casuale, e il Giorno della Memoria si celebra da 16 anni in Italia il 27 gennaio, perchè nel 1945 proprio in quel giorno le Forze Alleate liberarono Auschwitz dai tedeschi.Da quel giorno per la prima volta, varcata la scritta d'ingresso  "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi) si venne a conoscenza di quanto era accaduto e del dramma di quello sterminio. Si sente spesso parlare della Shoah, riferendosi a questi fatti, ma cosa significa questa parola?Approfittando della Giornata della Memoria 2016 è giusto informare e far conoscere anche ai più giovani questi fatti.ll termine Shoah è la parola con cui in ebraico si indica una catastrofe. Il significato letterale è catastrofe, ma ad oggi ha sostituito la parola Olocausto (Olocausto è un termine che richiama al sacrificio biblico e rischierebbe di dare un senso ad una strage che senso non ne avrà mai).Il giorno della Memoria non deve esser solo un omaggio a quelle vittime, ma soprattutto una presa di coscienza collettiva per ricordare un fatto che non dovrà mai più accadere.Forse, quanto è avvenuto non si può comprendere, anzi, non si deve comprendere, perché comprendere è quasi giustificare. BISOGNA RICORDARE!

Matteo Russo, Comune di Sagliano

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