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CULTURA E SPETTACOLI | 26 maggio 2024, 06:50

Carlo Verdone, l'intervista: “Vi racconto cos'è la musica per me. Un film a Biella? Perchè no...”

L'attore e regista romano è stato protagonista al Teatro Odeon con “È solo Rock'n'Roll”: ai nostri taccuini, ha parlato dello spettacolo, di musica e di Biella: “È molto cinematografica, ci vorrebbe un'idea giusta”.

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Carlo Verdone, l'intervista: “Vi racconto cos'è la musica per me. Un film a Biella? Perchè no...”

“Senza la musica la mia vita sarebbe completamente vuota, ti fa sentire l'anima più leggera”. Queste le parole di Carlo Verdone nell'intervista concessa ai taccuini di Newsbiella.it, poco prima della messa in scena dello spettacolo “È solo Rock'n'Roll”, l'evento realizzato da Piano Bi per l'edizione 2024 di “Microsolchi”, andato in scena ieri sera, 25 maggio, al Teatro Odeon di Biella.

Per l'occasione, l'attore e regista romano ha dialogato con il giornalista Enzo Gentile, confidando passioni, incontri e memorie, con la musica assoluta protagonista. Sul palco, oltre alle proiezioni di videoclip e concerti live, anche le note della band capitanata da Alex Gariazzo, Helter Shelter.

Ringraziamo Carlo Verdone per la sua disponibilità. Non siamo qui per parlare di cinema ma di musica: come si è arrivati all'ideazione dello spettacolo teatrale dal titolo È solo Rock'n'Roll?

“Da un invito di Enzo Gentile, un amico e un ottimo critico musicale. Un giorno mi fa: senti ti va di parlare di musica a Biella? Portiamo alcuni video di canzoni, uno spunto per discuterne insieme e parlare di racconti, aneddoti e ricordi così da entrare nel mondo della musica. C'è anche un gruppo che ci accompagna. Mi è sembrata una buona idea. Già che non parliamo di cinema mi dà un gran sollievo (sorride)”.

La musica è sempre stata una sua gran passione ed è sempre stata un elemento chiave nei suoi film?

“Sì, fin dagli inizi ho sempre inserito tanti bei brani nelle mie pellicole. Non è facile inserirli, anche perché le commedie italiane sono sempre molto parlate. È molto complicato ma posso dire di essere stato bravo. All'inizio ho avuto le musiche di Ennio Morricone, grazie a Sergio Leone, poi ci sono stati Lucio Dalla e gli Stadio per Borotalco (1982), Antonello Venditti per Troppo Forte (1986), Vasco Rossi per Stasera a Casa di Alice (1990)”.

Per lei cosa rappresenta la musica?

“La musica accompagna gran parte della mia giornata. Non tutta, ovviamente, spesso si lavora nel silenzio mantenendo la concentrazione. Senza musica la mia vita sarebbe completamente vuota: dà la giusta carica ma anche rilassatezza. Ti porta un po' di nostalgia ma ti fa sentire l'anima più leggera”.

Durante il primo lockdown, sulla propria pagina Facebook, aveva condiviso un paio di personalissime playlist, citando classici indimenticabili e grandi nomi, come David Gilmour, David Bowie e tanti altri. Canzoni diverse tra loro. Sono trascorsi 4 anni: la sua playlist è cambiata, c'è qualche nuovo brano che le piace?

“Non ci sono grandi novità in questo periodo ma qualcosa di interessante c'è. Penso a Lana Del Rey, Beyoncé, Colter Wall (un folk singer canadese ndr), i Cure, con due brani molto interessanti nel loro live a Parigi. Qualcosa cambierei nella playlist ma i classici li lascerei così come sono”.

Avevamo promesso di non parlare di cinema ma da questo parti Carlo Verdone è ricordato per la sua interpretazione nel film I due Carabinieri (1984). Specialmente nella scena iconica del suo arrivo al Piazzo di Biella. Che ricordi ha di quell'esperienza?

“Sono passato oggi (ieri ndr) a rivedere la piazza del borgo. Mi ha fatto un certo effetto, ho ricordato tutto di quei momenti. Certo è cambiato, sono trascorsi 40 anni: all'epoca la città sembrava più grigia e fumosa, oggi ha un colore più splendente e lindo”.

Biella potrebbe essere la giusta location di un suo prossimo film?

“Mi guardavo giusto attorno, Biella è molto cinematografica, sia nella parte antica della città sia dove una volta sorgevano le industrie e le fabbriche. È davvero molto, molto interessante. Ci vorrebbe un'idea giusta”.

Magari tra qualche anno la rivediamo a Biella a girare un film?

“Perché no... Spero proprio di sì (sorride)”.

In attesa di quel giorno, quali sono i suoi progetti futuri?

“Non ho più 30 anni (sorride) però al momento ci sono le riprese della serie tv Vita da Carlo. Poi ci sarà un film, dopo non so cosa accadrà”.

Magari ci sarà ancora spazio per la musica?

“No (sorride)...Semmai la scrittura che è la cosa migliore”.

g. c.

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