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POLITICA | 23 maggio 2024, 16:06

Il successo dell’ambulatorio veterinario sociale. Caucino (Lega): “Da Biella il via a una piccola, grande, rivoluzione, il primo passo verso la mutua animale”

Ad oggi tutte le richieste che sono pervenute sono state soddisfatte, così come gli utenti e i loro amici a 4 zampe.

Il successo dell’ambulatorio veterinario sociale. Caucino (Lega): “Da Biella il via a una piccola, grande, rivoluzione, il primo passo verso la mutua animale”

Il successo dell’ambulatorio veterinario sociale. Caucino (Lega): “Da Biella il via a una piccola, grande, rivoluzione, il primo passo verso la mutua animale”

Prosegue, con successo, l’attività degli ambulatori veterinari sociali, pensati e inaugurati da Chiara Caucino. In particolare quello di Biella, sito in via Don Sturzo 20, il primo (dei 16 attualmente attivi in Piemonte) ad essere avviato, circa un anno fa. 

Ad oggi tutte le richieste che sono pervenute sono state soddisfatte, così come gli utenti e i loro amici a 4 zampe.

Si è quindi dimostrata vincente l’idea di creare ambulatori veterinari dove far curare gratuitamente i propri animali domestici: quello biellese, come detto, è stato il primo dei 16, di cui 6 sono collocati nel quadrante Nord della regione. In questi ambulatori possono essere visitati e curati gli animali dei soggetti in carico ai servizi sociali, ben 260 mila persone, in Piemonte, che possiedono circa 30mila animali: si tratta quindi di una misura concepita per venire incontro alle fasce più fragili e ai loro amici a quattro zampe.

«Ci occupiamo del benessere animale perché abbiamo a cuore quello delle persone - ha detto Caucino -  Sono orgogliosa di quanto abbiamo fatto in Piemonte, dando vita a un percorso che va in una direzione ben precisa: il "sogno" di poter realizzare una vera e propria mutua per gli animali».

Nel centro gestito dall’Asl Biella i professionisti del settore veterinario forniscono ai loro pazienti controlli regolari, vaccinazioni, sterilizzazioni e anche interventi di vario tipo. La visita è prenotabile attraverso i servizi sociali. Un servizio completo, volto anche a prevenire possibili rinunce di proprietà.

Caucino, fautrice anche del primo testo unico piemontese sul Benessere Animale, è partita dalla consapevolezza che, nel nostro Paese, cani e gatti continuano purtroppo a essere considerati beni di lusso. L’aliquota IVA per i prodotti per animali, come il cibo ma anche quelli per l’igiene, e per le spese veterinarie ammonta al 22 per cento, a differenza di altri Stati dove invece questa è bassissima.

Un’imposta sul valore aggiunto così elevata, assieme all’aumento del costo della vita, non consente a famiglie non abbienti di poter mantenere un animale, rinunciando alle visite di routine, alle cure e – in ultima analisi – all’animale stesso.

«La mia idea - conclude Caucino - è nata proprio da una considerazione e da valutazioni ben precise: la situazione di profonda crisi economica dopo la pandemia ha inciso pesantemente sui soggetti fragili in stato di bisogno seguiti dai servizi sociali piemontesi che, in molti casi, sono detentori di animali d’affezione». 

«Per tale ragione - prosegue Caucino, candidata capolista per la Lega alle prossime elezioni regionali e comunali dell’8 e 9 giugno -  con questo provvedimento ci siamo posti molteplici obiettivi: evitare gli abbandoni degli animali, magari perché non si hanno le risorse per curarli, fare in modo che le persone più fragili non debbano subire un ulteriore aggravio economico per il sopraggiungere di una malattia del proprio animale, evitare che situazioni igienico-sanitarie critiche possano peggiorare ulteriormente la situazione delle persone già in difficoltà. E i risultati, a un anno di distanza, ci stanno dando ragione».

I.P.E., s.zo.

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