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| 24 febbraio 2020, 18:37

Coronavirus, l'appello dei farmacisti: "Siamo a disposizione della gente, no a speculazioni"

Federazione dell'ordine dei farmacisti e Federfarma insieme: "Pronti a informare e aiutare le persone. Si sta studiando anche di produrre il gel nei laboratori delle farmacie". "Dal web sui siti di e-commerce, stiamo assistendo a speculazioni assurde con i prodotti a costi fuori da ogni logica".

Coronavirus, l'appello dei farmacisti: "Siamo a disposizione della gente, no a speculazioni"

Sono ore di preoccupazione e di timore, ma basta guardarsi intorno per vedere come non manchino "alleati", di fronte al Coronavirus. A farsi avanti, in particolare, sono i farmacisti, che soprattutto per quanto riguarda le regioni più interessate (Piemonte, dunque, oltre a Lombardia e Veneto) sono pronti a fare la propria parte.

"L'allarme suscitato dall'individuazione di focolai di infezione da COVID-19 sul territorio nazionale non deve far dimenticare che tutte le strutture del Servizio sanitario e tutti i professionisti della salute sono mobilitati per fornire informazione e assistenza, in particolare sul territorio", si legge in una nota congiunta della Federazione dell'ordine dei farmacisti e Federfarma.

E proprio il numero uno nazionale della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani, Andrea Mandelli, ribadisce: "Le farmacie di comunità restano aperte anche nelle zone colpite. Abbiamo inviato a tutti i farmacisti le indicazioni necessarie sia per operare in sicurezza, sia per affrontare eventuali casi sospetti e per informare e orientare il pubblico, il tutto sulla base delle indicazioni del Ministero della salute, dell'Istituto Superiore di Sanità e delle autorità regionali".

E il presidente di Federfarma, Marco Cossolo, aggiunge: "le nostre strutture restano il primo presidio sul territorio e mi piace sottolineare l'esempio di quella collega rimasta sempre aperta in una delle aree più a rischio. Dobbiamo garantire la salute degli operatori anche a tutela dei cittadini utilizzando mezzi adeguati di protezione per non creare panico tra chi si reca in farmacia".

Tra gli aspetti che hanno investito direttamente le farmacie, l'approvvigionamento di mascherine e di gel disinfettanti, "ma occorre distinguere i due casi: l'uso delle mascherine non ripara dal contagio chi è sano, bastano le misure di igiene ed evitare i contatti ravvicinati, come per  l'influenza, mentre sono necessarie a chi è già malato, di qualsiasi malattia respiratoria, per evitare di diffondere i patogeni" dice Mandelli. "Diverso è il caso dei gel disinfettanti che effettivamente sono utili per la detersione delle mani".

La carenza momentanea ha generato ulteriore preoccupazione e, come spiega Cossolo, "sul web, sui siti di e-commerce, stiamo assistendo a speculazioni assurde con i prodotti a costi fuori da ogni logica". Attualmente è allo studio la possibilità di produrre questi gel nei laboratori di galenica delle farmacie: "I laboratori della farmacie di comunità e di quelle ospedaliere sono in grado di allestire questi prodotti", dice la professoressa Paola Minghetti dell'Università degli Studi di Milano, presidente della Società Italiana Farmacisti Preparatori. "Si tratta di mettere a punto un protocollo sulla base della Farmacopea, così da garantire il rispetto delle buone pratiche e la costanza di caratteristiche e qualità del prodotto". Una risposta ai bisogni della collettività e anche un contrasto alle speculazioni.

Dal nostro corrispondente a Torino - f.f.

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