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Biellese Magico e Misterioso | 05 gennaio 2020, 08:00

Il Biellese magico e misterioso: La ‘chiesa degli spiriti’ di Rosazza e le svastiche del cimitero di Cassano Magnago

A cura di Roberto Gremmo

Il Biellese magico e misterioso: La ‘chiesa degli spiriti’ di Rosazza e le svastiche del cimitero di Cassano Magnago

  La chiesa di Rosazza é ormai diventata una meta fissa per tanti ‘pellegrinaggi esoterici’ di persone che cercano luoghi segreti e misteriosi.

   Non v’é da stupirsi, perché l’edificio sacro che il Vescovo di Biella si rifiutò di consacrare é una miniera di messaggi per iniziati e fra questi figura la grande svastica in pietra incastonata su una delle facciate meno visibili.

    Da questo simbolo antico che indica il rinnovarsi della vita, il cammino mai arrestabile del ciclo naturale ed il movimento degli astri e delle persone inizia un percorso ideato dal senatore Rosazza e dal pittore Maffei che sale verso il santuario di San Giovanni, attraversa la galleria fatta costruire apposta e scende verso il santuario dl’Urupa ma si ferma prima, dov’é stato eretto un tempietto anch’esso con una svastica.

    Difficile comprendere il vero significato di questo cammino d’una (diversa) fede; tanto più che il pellegrinaggio esoterico termina di fronte al famoso “Ròch dla vita”, teatro di antiche e mai perdute ritualità paganeggianti di fertilità.     

  A Rosazza giungono di continuo e da mezzo mondo veri e propri ‘pellegrini dell’occulto’ ed é facile incontrare persone che non nascondono din subire il fascino per la ‘chiesa degli spiriti’ costruita seguendo le direttive d’un anima defunta.

    Proprio quest’estate ho incontrato a Rosazza per puro caso (ma cos’é davvero fortuito ?) un gentile signore che si aggirava per il paese con in mano come guida il vecchio e prezioso libro di don Bessone e di Sergio Trivero.

    Abbiamo subito fatto conoscenza ed abbiamo parlato dei ‘segni segreti’ contenuti nella singolare costruzione voluta dal senatore Rosazza e realizzata dall’estroso Maffei e, ovviamente, ci siamo interessati anche della svastica.

    Dopo avermi riferito d’essere giunto in val dal Sarv dal borgo lombardo di Cassano Magnago, il gentile ed affabile signore ha proseguito nelle sue confidenze, rivelandomi che anche nel cimitero del suo paese c’erano dei capitelli con incise delle svastiche,  

   E’ vero.

   Una immediata visita al grande camposanto della cittadina del basso Varesotto ha confermato che nel granito della cancellata d’ingresso era davvero inciso il segno diventato simbolo funereo dopo l’appropriazione nazista ma nato come segno vitale nelle antiche civiltà pagane.

    Terminato nel 1822, il cimitero di Cassano era stato rimodernato ed ampliato all fine dell’Ottocento ed é probabilmente in questo periodo che qualche ignoto scalpellino (forse ispirato e suggestionato) realizzò quei segni che potevano indicare l’immortalità dello spirito.  

    Quei graffiti erano semplicemente decorativi ed ornamentali senza significato o invece chi li fece realizzare agì stimolato da qualche sodalizio iniziatico ?

   A Cassano Magnago, la Massoneria fa capolino con una figura importante della politica lombarda, quella del senatore Emilio Cagnola che vi era nato nel 1828 da una facoltosa famiglia lombarda e che fu senatore nel 1878 dopo essersi trasferito a Lodi. La sua affiliazione massonica lo spinse a far realizzare in quella città uno dei primi templi crematori della Regione.

    Non lasciò invece segno la presenza a Cassano di Ciro Martini, un dignitario massonico toscano di Massa Marittima, trasferitosi nei primi anni del Novecento in Lombardia e poi spedito dal fascismo al confino nell’isola di Lipari.

   A fine Ottocento a Cassano Magnago erano attive addirittura quattro associazioni di solidarietà proletaria. La prima era una “Società di Mutuo Soccorso” fondata nel 1873, dopo qualche tempo era nata nel 1878 una “Società di mutuo soccorso per il bestiame” poi era venuta nel 1882 una “Società Operaia e Agricola di mutuo soccorso” ed ancora nel 1886 era stata costituita in paese una delle prime sezioni dei “Figli del Lavoro”, un piccolo gruppo politico di opposizione sociale. 

    Proprio in quel periodo si realizza l’ampliamento del cimitero.

    Con le misteriose svastiche.

Saremo grati a chi vorrà segnalarci realtà analoghe a quelle esaminate in questo articolo scrivendo a storiaribelle@gmail.

 Dal 14 febbraio 2017 nella rubrica “Biellese magico e misterioso” sono stati pubblicati più di 150 articoli che si possono ancora leggere nella sezione “Archivio” di Biella News.

   Per approfondire questi argomenti segnaliamo un libro pubblicato da Storia Ribelle casella postale 292 - 13900 Biella.

Roberto Gremmo

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