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| 04 novembre 2016, 16:41

Anche la Fondazione CRB contro la povertà educativa minorile

Le Fondazioni bancarie italiane scendono in campo contro la povertà educativa minorile, creato un grande fondo comune di 115 milioni di euro. Al via la selezione dei progetti più innovativi

Anche la Fondazione CRB contro la povertà educativa minorile

Povertà materiale e povertà educativa: un binomio che purtroppo, soprattutto in Italia, condiziona pesantemente il futuro di oltre un milione di minori, tra cui molti piccoli migranti; la povertà economica infatti, legandosi in una spirale perversa alla povertà di occasioni di crescita culturale, educazione e formazione, determina a sua volta in molti casi una futura nuova povertà materiale.
Per cercare di spezzare questa catena le Fondazioni bancarie italiane, in accordo con il Governo e in linea con i loro ruolo di corpi intermedi della società finalizzati a promuovere processi di sviluppo virtuosi, hanno creato un grande e innovativo progetto destinato a veicolare risorse significative per i prossimi tre anni.

Si tratta del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” che proprio in questi giorni è entrato nel vivo con l’avvio dei primi due bandi dedicati alla prima infanzia (0-6 anni) e all’adolescenza (11-17 anni). Le due iniziative, che mettono a disposizione complessivamente 115 milioni di euro, sono rivolte a organizzazioni del terzo settore e mondo della scuola.
I bandi sono stati pubblicati sul sito di “Con i Bambini”, soggetto attuatore del Fondo, impresa sociale interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD, e ripresi dai siti di tutte le fondazioni bancarie aderenti tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, le cui strutture operative sono a disposizione per fornire supporto e informazioni ai soggetti interessati.

In estrema sintesi i bandi sono volti a promuovere e sostenere interventi sperimentali finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Semplice ma ampiamente rappresentativa del mondo delle istituzioni e delle Fondazioni che hanno aderito con grande entusiasmo al progetto la governance del Fondo che opera attraverso un Comitato di Indirizzo Strategico, composto da quattro rappresentanti del Governo, quattro delle Fondazioni, quattro del Terzo Settore, due esperti in materie statistiche nominati dall’Isfol e uno dall’EIFE - Istituto Einaudi per l’economia e la finanza e presieduto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Tommaso Nannicini.

Soggetto attuatore del Fondo è l’impresa sociale “Con i Bambini” - nata il 15 giugno 2016 interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD - che entra ora nella fase di piena operatività attraverso la pubblicazione di questi primi due bandi elaborati sulla base delle linee guida tracciate dal Comitato di Indirizzo Strategico. L’invito è rivolto a livello nazionale alle organizzazioni del terzo settore e al mondo della scuola per presentare proposte di progetti per il contrasto alla povertà educativa minorile; i 115 milioni di euro complessivamente disponibili in questa fase sono così suddivisi: 69 milioni di euro per la “Prima Infanzia” e 46 milioni di euro per l’ “Adolescenza”. Una quota delle risorse sarà ripartita a livello regionale, in relazione ai bisogni di ciascun territorio. Nella programmazione del secondo anno, il Fondo promuoverà interventi rivolti anche ad altre fasce d’età.
Ci sarà dunque spazio anche per iniziative promosse da scuole ed enti biellesi che la Fondazione invita fin d'ora a “fare rete” al fine di avere accesso a questa importante opportunità in tempi di bilanci sempre più magri per le scuole e non solo.            

“Per contrastare la povertà educativa - dichiara Tommaso Nannicini, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio -, la madre di tutte le diseguaglianze, servono risorse importanti da assegnare a progetti mirati e innovativi. Ringrazio le Fondazioni bancarie per avere aderito in modo convinto all’iniziativa e l’associazione del Terzo Settore che, insieme a scuole ed enti locali, sarà il motore di questa sfida. Tempo fa, ho visitato un centro per l’infanzia gestito da una Ong e in un laboratorio di disegno sui diritti, mi ha colpito che una bambina o un bambino avevano disegnato “il diritto a studiare tanto”. Dobbiamo dare le ali a queste ambizioni".

“L’avvio della fase operativa del ‘Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile’ – dichiara Giuseppe Guzzetti, Presidente di Acri – è davvero una buona notizia per il Paese. E sono orgoglioso della tempestività ed entusiasmo con cui le Fondazioni di origine bancaria abbiano messo a disposizione le risorse necessarie Servizi socio-educativi capaci di incidere sulla reale accessibilità alle varie opportunità educative e formative da parte di bambini e giovani appartenenti a famiglie disagiate non solo riducono le disuguaglianze, ma creano i presupposti per una maggiore mobilità sociale, a tutto vantaggio dell’intera collettività”.

“Siamo soddisfatti - dichiara Pietro Barbieri, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore - per la rapidità con cui tutti i soggetti promotori sono stati capaci di passare alla fase operativa del progetto.  La pubblicazione dei due bandi segna ora la vera grande sfida per il terzo settore italiano, che dovrà entrare nel vivo delle azioni volte a sostenere disagio e povertà minorile, e dovrà farlo in piena sinergia con le comunità e le istituzioni locali, mettendo in campo interventi strategici e funzionali che lascino una traccia duratura ed indelebile, soprattutto in quelle comunità a maggior rischio, e che rappresentino un primo concreto passo per fornire gli strumenti e le competenze necessarie per lo sviluppo culturale, sociale, e la piena inclusione di tutti i minori”.

Il Bando per la prima infanzia ha l’obiettivo di potenziare l’offerta di servizi di cura ed educazione dedicati ai minori tra 0 e 6 anni, con particolare riferimento ai bambini appartenenti a famiglie in difficoltà, promuovendone la qualità, l’accessibilità, la fruibilità, l’innovazione. Un ruolo centrale dovranno avere le famiglie, da coinvolgere attivamente negli interventi sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione delle attività.
Il Bando dedicato all’adolescenza si prefigge di promuovere e stimolare il contrasto dei fenomeni di dispersione e abbandono scolastici, nonché situazioni di svantaggio e di rischio devianza, particolarmente rilevanti tra gli adolescenti che vivono in contesti ad alta densità criminale. Le proposte dovranno prevedere azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, per riavvicinare i giovani che hanno abbandonato gli studi o che presentano forti rischi di dispersione; la promozione della “scuola aperta”, ossia un luogo di apprendimento, confronto, socializzazione e crescita, con l’auspicata partecipazione, fin dalla fase di progettazione, degli Istituti scolastici.      

Per entrambi i bandi, le proposte dovranno prevedere il coinvolgimento di soggetti che, a vario titolo, si occupano di infanzia, educazione, minori (scuole, famiglie e più in generale la “comunità educante”).
Gli interventi proposti, inoltre, dovranno adottare adeguati e innovativi strumenti di valutazione d’impatto.
Le proposte dovranno essere presentate da partnership costituite da minimo 2 soggetti, di cui almeno un ente del terzo settore. Potranno essere coinvolti, inoltre, scuole, istituzioni, università. L’invio dovrà avvenire esclusivamente online, tramite il sito conibambini.org, in due fasi: la prima di presentazione delle idee progettuali (entro il 16 gennaio per il Bando Prima Infanzia ed entro l’8 febbraio per il Bando Adolescenza), mentre la seconda sarà dedicata all’invio dei progetti esecutivi relativi alle idee selezionate precedentemente.

Redazione B.

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