ATTUALITÀ - 15 gennaio 2024, 06:50

Rifiuti lanciati, liti per futili motivi, violenze gratuite, neonati abbandonati: dov'è finito il senso civico?

La cronaca locale ci segnala spesso, e volentieri, storie e fatti di persone che stanno vivendo male la propria quotidianità.

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Rifiuti lanciati, liti per futili motivi, violenze gratuite, neonati abbandonati: dov'è finito il senso civico? (foto di repertorio)

Al punto Enel di Biella scoppia una lite per la fila e volano gli schiaffi. Non solo: con i lampeggianti lo convince a fermarsi con l'auto, poi lo colpisce al volto, ferito un giovane. E ancora: rifiuti lanciati per strada, un uomo che si presente in un locale di Mongrando, armato di pistola e coltello. E perfino nel vicino Canavese un neonato viene abbandonato in un cassonetto. Questi sono solo alcuni dei titoli di cronaca che campeggiano sulle testate giornalistiche di inizio gennaio e denotano un certo grado di aggressività da parte di persone che stanno vivendo male la loro quotidianità.

Ma perché questo accade? Non sono passati molti anni da quando si appendevano lenzuolate fuori dai balconi con il simbolo dell’arcobaleno, quando la frase “andrà tutto bene” campeggiava su muri, finestre e anche sui profili social di milioni di persone. C’era chi ipotizzava persino che questa pandemia avrebbe cementato i rapporti tra le persone mettendo in evidenza il buono che c’è in ognuno di noi. A leggere le cronache odierne rimaniamo basiti: oggi c’è un tasso di conflittualità così elevato che contrappone le persone per futili motivi. Insomma la vecchia citazione latina “Homo homini lupus est” è quanto mai foriera della rappresentazione di una vetrina della società in cui stiamo vivendo.

Sembra di rivivere, magari non con la stessa tragica esperienza, gli anni venti del secolo scorso quando, scossi dalla Prima Guerra Mondiale che aveva ingenerato milioni di lutti e gravati dal peso di una pandemia, la Spagnola, il clima non era così amichevole e non mancavano tragici fatti di cronaca. Forse ha ragione il filosofo inglese Hobbes che traendo spunto dal vecchio detto latino affermava, qualche secolo fa, che la natura umana è tradizionalmente egoistica e le azioni di ogni singolo uomo sono solo dettate dal suo istinto di sopravvivenza e sopraffazione. Amo pensare che siamo meglio di così, che quegli episodi di cui sentiamo parlare siano gocce in un oceano di ben altri comportamenti.

Forse dovremmo imparare a dare esempi concreti e positivi e pensare che alla fine, una stretta di mano, un sorriso e una pacca sulle spalle, anche quando si è in competizione e si ritiene di aver ragione, è il modo migliore di rapportarsi con il prossimo. C’è una frase di un film (Perfetti sconosciuti) proferita da due protagonisti che dovrebbe essere presa come modello a proposito dell'arte di saper disinnescare: “Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia, non credo sia debole chi è disposto a cedere, anzi è pure saggio”. Vogliamo provarci??

Redazione

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