AL DIRETTORE - 10 maggio 2023, 12:00

Bretella Lancia chiusa a runners e ciclisti, Zappalà: “Provvedimento superficiale”

E aggiunge: “Scorciatoia irrispettosa delle altrui sensibilità, soprattutto se, come in questo caso, è stata calata dall’alto senza nemmeno lo sforzo di un confronto”.

Zappalà runners

Bretella Lancia chiusa a runners e ciclisti, Zappalà: “Provvedimento superficiale”

Riceviamo e pubblichiamo:

“Volevo commentare l’iniziativa del presidente della provincia di vietare il transito sulla Bretella Lancia a corridori e ciclisti, motivata da supposti motivi di sicurezza sebbene non sia mai occorso alcun incidente.

Inevitabilmente qualsiasi uso promiscuo di una strada comporta problemi di sicurezza, ma la soluzione - chiudere ad una categoria - è, tra tutte le possibili, la più semplicistica; una scorciatoia irrispettosa delle altrui sensibilità, soprattutto se, come in questo caso, è stata calata dall’alto senza nemmeno lo sforzo di un confronto.

Anche nell’area attorno allo stadio Lamarmora sono successi degli incidenti, ne ricordo uno che coinvolse Clelia Zola, attuale presidente regionale della Fidal, ma come comune non abbiamo mai pensato di interdire Viale Macallè o Via Valle d’Aosta a ciclisti e corridori. E in effetti, se si accetta come ineluttabile il fatto che auto e sportivo possano entrare in collisione, o si obbliga i podisti a correre in casa su tapis roulant, o meglio averli in strade larghe, spaziose e poco trafficate, come appunto quella della Bretella Lancia.

Certo ci sono i boschi, ma questi mal si adattano ai lavori di velocità indispensabili per corridori di qualche ambizione, inoltre l’area in questione è un po' più pianeggiante rispetto a tante altre nel Biellese e quindi più performante per gli allenamenti. L’ho trovato un provvedimento superficiale laddove si rivolge anche ai ciclisti.

Se è vero che vi sono gruppi organizzati di podisti che frequentano l’area, e quindi in alcune occasioni della settimana, come il sabato mattina, vi possono essere accenni di traffico pedonale, nessuna squadra di ciclismo attesta li i propri allenamenti. C’è il ciclista di transito, ma se non ci fossero i podisti nessuno avrebbe mai impedito a questo pedalatore occasionale di passare per quella strada.

Aggiungo: proprio il partito di Ramella usa i problemi ambientali e di transizione energetica come leva elettorale, cercando di far passare la narrazione che siano depositari di un’attenzione per l’ambiente più spiccata rispetto ai partiti di destra. Cosa ne sarà dei lavoratori Stellantis che si recano a lavoro in bicicletta, e che magari, proprio per poter andare in bicicletta e non con un mezzo a combustione interna hanno recentemente acquistato una bicicletta elettrica?

In conclusione voglio citare le più note atlete che hanno preparato i propri successi professionali e sportivi allenandosi nel circuito di Verrone: Valentina Costanza, Nadia Ejjafini, Fatna Maraoui, Elena Romagnoli”.

Davide Zappalà

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