ATTUALITÀ - 28 ottobre 2018, 10:27

"Ho affidato tutto il lavoro alla Socrebi. Ora le famiglie hanno diritto di sapere"

"Ho affidato tutto il lavoro alla Socrebi. Ora le famiglie hanno diritto di sapere"

Riceviamo e pubblichiamo:
"Direttore, Sono Michela Lega, figlia di una delle tante persone decedute negli ultimi mesi e che ha affidato i resti del proprio caro alla società Socrebi gestore del Tempio Crematorio di Biella.

Ho letto questa mattina la lettera, da Voi pubblicata, di un altro figlio che sta vivendo la mia stessa situazione e condivido lo sconforto, l'incredulità, il dolore e la rabbia che si prova nell'apprendere questa agghiacciante notizia.
C'è chi pensa che il corpo sia solo un involucro e cosa gli succeda dopo la morte è irrilevante, invidio queste persone ma io non ci riesco. A fine giugno è mancata mia madre, è stata cremata e, come da suo volere, ho eseguito l'estumulazione di mio padre e ho fatto cremare anche lui per poterli tumulare insieme, finalmente insieme dopo 40 anni di vedovanza. Ho deciso di estumulare anche i nonni paterni e tumulare le loro ceneri accanto al figlio e alla nuora. Tutta la mia famiglia vicina....

Ho affidato tutto il lavoro alla Socrebi, ho affidato a loro ciò che avevo di più caro cioè i resti della mia famiglia... e adesso cosa c'è dentro a quelle urne?? Non posso vivere con questo dubbio, credo che le famiglie abbiamo il diritto di sapere, di essere sicuri che le ceneri che ci sono state consegnate e tumulate siano dei nostri cari. Chi fornisce il servizio deve garantire tale corrispondenza e adesso, visto quanto è successo, deve farsi carico delle incombenze per dimostrarlo.
Sì, perché io voglio sapere, ho diritto di sapere. Sicuramente al processo mi costituirò parte civile.
Mi unisco e rinnovo il ringraziamento alla Procura della Repubblica per il lavoro svolto".

Michela Lega

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