CRONACA - 26 ottobre 2018, 15:50

Due arresti e tempio crematorio sequestrato dai Carabinieri, ossa e ceneri smaltite tra i rifiuti comuni

Due arresti e tempio crematorio sequestrato dai Carabinieri, ossa e ceneri smaltite tra i rifiuti comuni

Aggiornamento ore 15:50

Durante il blitz della mattinata di oggi, 26 ottobre, al tempio crematorio di Biella, i Carabinieri hanno sequestrato 300 chili di ceneri e ossa che venivano smaltite tra i comuni rifiuti cittadini. Sarebbero stati bruciati più feretri insieme e consegnati alle famiglie resti di altri defunti. A causa del sequestro dell'impianto sono state bloccate decine di esequie in programma nelle ultime ore.

Aggiornamento ore 14:15

Sono Alessandro Ravetti, amministratore delegato della Socrebi, e il dipendente Claudio Feletti le due persone portate nel carcere di via dei Tigli nell'ambito dell'indagine sullo scandalo legato al forno crematorio di Biella. 

Tempio crematorio di Biella sequestrato e ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di due persone a causa di gravi violazioni riguardanti l'attività compiuta all'interno della struttura. È quanto accaduto nella mattinata di oggi, 26 ottobre, al termine di una lunga indagine compiuta dai Carabinieri del nucleo di polizia giudiziaria, guidati da Tindaro Gullo, e dal nucleo operativo, che hanno effettuato un blitz bloccando l'impianto, inserito nel cimitero della città, e gestito dalla Socrebi, società creata dall'impresa di pompe funebri Ravetti. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Biella su richiesta del Procuratore della Repubblica. Sul posto è giunto anche il sindaco, Marco Cavicchioli.

Alle 17 tutti i dettagli nel corso di una conferenza stampa in Procura.

l.l.

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