Riceviamo e pubblichiamo:
"Con riferimento al bando emesso dal comune di Trivero finalizzato alla "raccolta di idee per il futuro dell'ex Alberghiero" la nostra associazione esprime la proposta sotto specificata anche sulla base dell'esperienza di studio del territorio montano della Valsessera maturata nell'arco di 25 anni di ricerche sviluppate nell'ambito del "Progetto Alta Valsessera", i cui esiti attestano l'interesse e le potenzialità di quest'area, che sono stati confermati attraverso i contatti in essere con istituti universitari, soprintendenze, associazioni, centri di ricerca e singoli ricercatori. Alla luce di quanto sopra proponiamo di valutare la possibilità di trasformare l'edificio in una struttura decentrata collegata e funzionante sinergicamente con una o più Università (quella di Torino? Quella del Piemonte Orientale?) in grado di organizzare stage e corsi universitari, ospitando nel contempo anche i docenti e gli allievi (un successivo sviluppo potrebbe prevedere il recupero dell'ex IPAI, superando le ben note problematiche proprie della struttura).
Un contatto potrebbe essere attivato anche con l'Università di Pollenzo - Scienze Gastronomiche, proponendo degli stage specifici sull'alimentazione montana. Un esempio, da qualche anno funzionante in Italia, è quello dell'Università della montagna attivata ad Edolo, in val Camonica, in collegamento con l'Università di Milano che copre il settore Nord-Est dell'Arco Alpino. Oltre alla didattica in aula e in laboratorio, vi vengono organizzate "una serie di attività integrative (convegni, seminari, corsi, uscite) che propongono un approfondimento su tematiche chiave per la gestione e lo sviluppo del territorio montano (agricoltura, allevamento, marketing territoriale, ittiofauna, fauna selvatica alpina, coltivazione dei piccoli frutti e delle piante officinali, fattorie didattiche, floricoltura, biotecnologie, GIS per la progettazione del territorio montano, idrobiologia dei laghi alpini, ecc.)".
E' evidente che una realizzazione di questo tipo - che potrebbe crescere nel tempo - travalica ampiamente l'interesse locale e provinciale e produrrebbe ricadute particolarmente significative anche dal punto di vista turistico se messa in relazione sinergica con le potenzialità dell'Oasi Zegna. Sulla base di quanto sopra sinteticamente esposto riteniamo di poter affermare che l'edificio dell'ex alberghiero possa rappresentare una straordinaria ed irripetibile opportunità di sviluppo e rilancio per tutto il nostro territorio, non soltanto dal punto di vista economico, ma ottenuto anche come conseguenza della ricaduta culturale prodotta attraverso la ricerca multidisciplinare finalizzata ad una crescita consapevole e sostenibile. Se quanto sopra verrà ritenuto di qualche interesse siamo a disposizione per gli opportuni approfondimenti e per le verifiche preliminari che potranno essere attivate anche attraverso i nostri contatti".