POLITICA - 19 febbraio 2014, 19:14

FACCE DA SINDACO 2° puntata Antonella Buscaglia

"Vorrei fare di Biella un posto in cui si vuole venire a vivere e non da cui si vuole scappare"

Antonella Buscaglia

Sono tante le particolarità che contraddistinguono la discesa in campo di Antonella Buscaglia, sarà infatti il primo candidato alle amministrative del capoluogo espresso dal Movimento 5 Stelle e in questa tornata, per ora, anche l’unica donna. Oltre, a voler essere precisi, anche il primo candidato a essere stato scelto con una consultazione on line.

Quale tra le sue doti l’aiuterà meglio e espletare l’incarico di sindaco, dovesse venire eletta?
“La curiosità. L’istinto di cercare sempre una soluzione ai problemi, è il mio lavoro ma anche una mia caratteristica. Mi piace risolvere i problemi, lo faccio in tutte le situazioni, anche a casa”.

Cosa invece prevede di trovare particolarmente faticoso?
“Mi dispiacerà impegnare tanto tempo che altrimenti avrei dedicato ai mei ragazzi, alla famiglia”.

Qual è la prima cosa che farà dovesse diventare sindaco?
“Voglio parlare con i dipendenti del Comune, per sapere secondo loro in che modo è stato amministrato e in cosa si può migliorare. Un punto di vista dall’interno può essere prezioso, molte cose da fuori non le si colgono. E poi voglio guardare il bilancio, sono una ragioniera e i numeri mi interessano”.

Da primo cittadino ha intenzione di tenere per se qualche delega?
“In linea di massima sono contraria, non mi piace fare la tuttologa. Nei vari ambiti c’è chi ha capacità e competenze molto superiori ai miei, il compito del sindaco è piuttosto di coordinare la squadra. Ma è comunque una decisione che dovrò discutere con il gruppo”.

Potendo invece scegliere che assessorato le sarebbe piaciuto gestire?
“Quello che si occupa di ambiente, è un tema che mi interessa molto, dal riciclaggio dei rifiuti alle energie alternative. Me ne sono sempre interessata anche a livello personale”.

La preoccupa di più il confronto con l‘opposizione in consiglio o con la macchina burocratica del Comune?
“Le opposizioni non mi spaventano più di tanto. A livello di amministrazione siamo capaci di essere molto collaborativi, sempre che si rispettino le nostre idee. La macchina comunale invece conto mi darà una mano, dato che ne fanno parte dirigenti competenti. Scuramente qualcosa da migliorare c’è ma in fondo credo si lavori tutti insieme verso lo stesso obiettivo: il bene dei cittadini”.  

Quale tra i suoi avversari la preoccupa di più in vista delle elezioni?
“Nessuno in particolare”.

Come imposterà la campagna elettorale?
“Puntando come abbiamo sempre fatto sul dialogo con i cittadini, cercando di incontrare il maggior numero di persone possibili, di essere molto presenti sul territorio. E poi sui contenuti. Le proteste servono essenzialmente per attirare l’attenzione, ma poi si deve parlare di cose concrete. Si può fare della buona politica urlando ma anche agendo in modo più pacato, ognuno ha i suoi metodi, l’importante è essere onesti, coerenti, sinceri, e fare in modo che la gente capisca che lo facciamo per il bene di tutti”.

Per scegliere la giunta si rifarà al modello Pizzarotti, quindi cercando di coinvolgere personalità tecniche di rilevo, oppure pescherà tra i militanti a 5 Stelle?
“Ne stiamo ancora parlando, valutando le due strade, potremmo seguirle entrambe. Abbiamo attivisti che hanno delle competente in certi ambiti e di cui possiamo sfruttare le potenzialità. Ma anche persone esperte che condividano le nostre idee possono darci una marcia in più in campi specifici”.

Preferirebbe una giunta con sei oppure otto assessori?
“Non abbiamo ancora approfondito questo tema, i nostri gruppi di lavoro più importanti comunque sono sei, e si cercherà di essere il meno impegnativi possibile per le casse comunali”.

Nell’assessorato chiave, il Bilancio, meglio un tecnico o un militante?
“Se tra i militanti c’è un tecnico capace meglio, se no cercheremo al di fuori”.

Un sogno da portare a termine nei cinque anni di mandato?
“Mi piacerebbe tanto far diventare Biella un comune virtuoso, con ad esempio una raccolta differenziata all’85%, diminuendo di conseguenza le imposte sull’immondizia. Il Comune può cercare di aiutare le attività commerciali e le famiglie facendole pagare un po‘ meno. E poi potremmo favorire la coibentazione edifici e più in generale aiutare chi vuole andare in direzione di una città più sostenibile”.

L’ambiente resta uno dei vostri principali cavalli di battaglia.
“Sì, ma affrontato da un punto di vista concreto. Può infatti diventare facilmente un modo per creare posti di lavoro senza compromettere il territorio. Non siamo soltanto degli ecologisti sognatori”.

Invece un progetto per la città?
“Vorrei diventasse più simile a quelle del Nord Europa, in cui contano più i cittadini delle automobili. Un posto in cui si vuole venire e non da cui si vuole scappare”.

m.z.