I due alpinisti caduti vittime della montagna domenica hanno iniziato l’escursione insieme a lui, Marcello Perona, 50 anni, di Gaglianico. Valter Corniati e Maria Teresa Pieri li conosceva bene, condividevano una grande passione per la montagna, erano alpinisti esperti, abituati a mettersi alla prova con obiettivi difficili.
“Stavamo salendo verso la Nord del Becca di Gay – spiega -, il nostro obiettivo era di passare per il colle Beretti ma poi abbiamo preferito scegliere la via normale. Ci siamo ritrovati a viaggiare con un altro gruppo, ma a un certo punto Teresa ha detto di non voler proseguire. Quella neve non le piaceva, non se la sentiva e preferiva rientrare. Walter ha fatto quindi segno che l’avrebbe accompagnata”.
E’ l’ultima volta che Perona li ha visti.
“Erano da poco passate le 8,30 quando ci siamo lasciati. A quel punto ho continuato, sono arrivato al colle e poi sono rientrato percorrendo lo stesso tragitto dell’andata. Prima di mezzogiorno ero tornato al rifugio Pontese”.
Lì però Corniati e la Pieri non erano ancora arrivati
“Mara Lacchi che gestisce il rifugio mi ha detto di non averli visti. Ho pensato che avessero fatto una deviazione magari per andare a vedere un bivacco di cui avevamo parlato la sera prima”.
Dopo quattro ore dei due non c’era però traccia e quindi Perona e gli altri alpinisti presenti al rifugio hanno cominciato seriamente a preoccuparsi.
“Abbiamo quindi deciso di chiamare i soccorsi e poi ripercorso un pezzo fino alla morena, senza però trovare tracce”.
Il tempo che arrivino i soccorsi ed è già notte e la ricerca alla luce delle torce inizia quindi sui sentieri.
Il giorno dopo Perona torna sulle piste insieme a Fabio il figlio di Walter Corniati.
“A due ore circa dal rifugio abbiamo visto il buco dove poi si è scoperto erano effettivamente caduti e l’abbiamo segnalato”.
Il resto è cronaca, i due non si trovano, Perona torna a Biella ma continua a tenersi in contatto. La notizia del ritrovamento dei corpi è un brutto colpo.
“Sono ancora molto scosso, non saprei neanche come commentare una simile tragedia”.




