Sarà una Festa della Lana nel segno della continuità la quindicesima edizione della manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Ternengo, con la collaborazione dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Francesco Vettoretto, che andrà in scena domenica, 13 ottobre.
Una continuità perseguita nel cercare di mettere sempre più in risalto da un lato la lana, i manufatti, gli utilizzi più diversi e un mondo artigianale e hobbistico che ruota attorno a questa fibra antica come l’uomo, e dall’altra i pastori, il loro mondo, la loro vita dura, di sacrifici ma in sintonia con il respiro della Terra.
Si comincia giovedì, 10 ottobre, con: “Dove l’aria è più sottile”: una serata nel salone polivalente con i canti di montagna proposti dal coro degli alpini di Sandigliano “la Ceseta”, ricordando Gianfranco Bini il grande fotografo-editore biellese scomparso nell’estate del 2012 che per primo fece conoscere oltre trent’anni fa, il mondo delle genti di montagna e dei pastori non con lo spirito del documentarista ma trasformandoli in protagonisti, poeti, soggetti narranti.
Sempre giovedì saranno festeggiati il pastore più anziano e quello di giovane in attività. Per il più anziano, già è trapelato che il premio “Fame d’erba”, dal titolo del libro sui pastori di Bini, sarà assegnato a Giuseppe Mantello di Tavigliano, 82 anni. Ancora riserbo invece sul nome del più giovane.
Giuseppe Simonetti, il fotografo che da allievo e collaboratore di Bini porterà nel salone polivalente una selezione di gigantografie tratte dai libri più famosi di Bini. “Una piccola mostra per dare l’annuncio che ho deciso di ristampare proprio fame d’erba – spiega Simonetti -. Da tempo ricevevo sollecitazioni in proposito anche perché il volume è diventato ormai quasi introvabile".
Domenica il copione dell’evento è ormai consolidato: al mattino attenzione puntata sulla lana mentre dal primo pomeriggio spazio a pastori, pecore e cani pastore.
Quest’anno le donne del corso di maglia della Pro Loco di Ternengo sono state veramente encomiabili e oltre a preparare un variegato campionario di capi d’abbigliamento confezionati a mano, “ai ferri”, hanno restaurato le opere d’arte e le performance prodotte negli anni passati e diventate un emblema di Ternengo: la “coperta” del campanile, la “sciarpa chilometrica”, il “cappotto della 500”. In più hanno preparato alcuni altri lavori di maglieria che renderanno ancora più vistoso, colorato e variegato “l’abbraccio di lana” al paese di Ternengo. Tra le novità l’allungamento della sciarpa chilometrica.
Tra le novità l’allungamento della sciarpa chilometrica: non solo le donne ternenghesi ne hanno prodotto qualche altro centinaio di metri, ma anche il gruppo di lavoro di Knitting Vercelli, dallo scorso anno gemellato con la Pro Loco, ha voluto partecipare alla performance producendo un bel po’ di metri di coloratissima sciarpa.
L’inaugurazione è in programma alle 11: il taglio del nastro con la conseguente apertura della esposizione zootecnica e del mercatino (gli espositori dovrebbero essere una novantina) sarà affidato a una donna del corso di maglia che indosserà un originalissimo vestito ispirato a uno dei simboli di Ternengo, il fiore di zucca.
Subito dopo, all’interno del salone polivalente, ci sarà la sfilata di capi-moda della collezione Vimar presentata da Beppe Pellitteri, un personaggio che nel Biellese non ha certo bisogno di presentazioni. Il pomeriggio si aprirà con il 10° Raduno dei Cani Pastore d’Oropa: gli iscritti sono già una trentina.
Al termine della sfilata ci sarà la consegna dei pedigree agli ultimi soggetti selezionati. Subito dopo ci sarà la tosa dimostrativa di alcune pecore con l’uso delle classiche cesoie e infine la transumanza: Il gregge di Federico Seletto clou della Festa della Lana ha lasciato gli alpeggi sotto il Monte Rosa (alpe Vigna sopra il rifugio Barba Ferrero) a metà della scorsa settimana. A tappe raggiungerà la zona di Bielmonte per arrivare sulle colline sopra Ternengo sabato 12 dove sosterà per la notte e partecipare così alla Festa della Lana.
Intorno alle 15-15,30 attraverserà il paese e il pubblico potrà vedere questa lunghissima fila di pecore, capre, asini, mucche sfilare in una formazione quasi militaresca, diretti in Baraggia per la tosa autunnale . Gran finale gastronomico con le frittelle di mele della Pro Loco.








