Continua a riscuotere consensi a livello nazionale l’esperienza del Centro della Memoria “Adele Majoli", percorso realizzato dall’Asl biellese con la collaborazione di consorzi, associazioni e cooperative che offrono servizi alla popolazione anziana. Il Centro è ormai un punto di riferimento all’avanguardia anche al di fuori dei confini regionali, tanto che l’Asl cittadina è stata tra i protagonisti del workshop organizzato dal progetto “Mattone Internazione”, nella sede del Ministero della Salute a Roma.
Hanno partecipato all’incontro, che aveva l’obiettivo di affrontare il tema della fragilità e della sua gestione in ambito sanitario, la geriatra Paola Bertone e Valeria Romano dell’Ires (Istituto di Ricerche Economico Sociali del Piemonte). Le rappresentanti biellesi hanno illustrato l’esperienza dell’“Adele Majoli”, inaugurato il 4 dicembre 2012 e con sede all’Ospedale degli Infermi. I pazienti seguiti dal Centro sono arrivati a essere circa un migliaio, seguiti sia sotto il profilo medico che sotto quello sociale.
Il 14 maggio inoltre sono giunti in città Leonora Chiavari e Sonia Amato, componenti di Aima Milano (Associazione Italiana Malattia di Alzheimer) e Coordinatrici dei Centri di Incontro di Milano. La delegazione ha visitato i locali del Centro e la “Palestra della Memoria” in via Lamarmora, progetto nato dalla collaborazione tra Aima Biella, cooperativa Anteo e Asl. Si tratta di uno spazio all’interno del quale vengono proposte attività e laboratori per rallentare la progressione dei disturbi cognitivi.
“Il decadimento cognitivo nell’anziano è davvero frequente. Basti pensare che con una popolazione di 182mila abitanti, di cui il 26% sopra i 65 anni d’età, nel solo territorio biellese si stima che esistano all’incirca 4mila persone con demenza (di queste circa 2.500 sono affette da Malattia di Alzheimer). Ogni anno, si registrano a livello locale circa 350-400 nuovi casi di demenza”, spiega Bernardino Debernardi, direttore della Geriatria dell’Asl.





