ECONOMIA - 23 dicembre 2025, 06:50

Economia biellese: imprese caute ma fiduciose, le previsioni del 2026

Presentata l'indagine congiunturale dell'Unione Industriale Biellese.

Economia biellese: imprese caute ma fiduciose, le previsioni del 2026

Economia biellese: imprese caute ma fiduciose, le previsioni del 2026

L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese sulle previsioni degli imprenditori per il primo trimestre 2026 evidenzia un quadro di sostanziale stabilità e la prosecuzione della tendenza al miglioramento già emersa nel trimestre precedente. Le aspettative risultano leggermente più ottimistiche per quanto riguarda occupazione, ordini e redditività, mentre tornano in area positiva le previsioni sulla produzione.

Il tessuto economico locale, storicamente fondato su manifattura e servizi collegati, mostra segnali di tenuta pur in un clima generale che invita alla cautela. La prudenza resta un elemento diffuso, ma convive con una capacità di adattamento che negli ultimi anni ha consentito alle imprese del territorio di affrontare scenari mutevoli senza perdere completamente slancio.

Nel Biellese, la stabilità delle aspettative assume un valore particolare: non tanto come segnale di espansione immediata, quanto come indicatore di resistenza e di fiducia misurata nel medio periodo. In un contesto economico nazionale e internazionale caratterizzato da incertezze, il mantenimento degli equilibri produttivi e occupazionali rappresenta un elemento di continuità che rafforza il ruolo del territorio come sistema economico compatto, seppur chiamato a confrontarsi con sfide strutturali.

Il primo trimestre del 2026 si apre dunque all’insegna di un cauto realismo. Le imprese biellesi sembrano guardare avanti senza facili entusiasmi, ma anche senza arretrare, mantenendo un approccio attento alle dinamiche di mercato e alle condizioni esterne. Un atteggiamento che riflette una cultura economica radicata, capace di leggere i cambiamenti con pragmatismo e di affrontare il futuro passo dopo passo, puntando sulla solidità più che sull’azzardo.

Nel dettaglio, il saldo tra pessimisti e ottimisti dei principali indicatori relativi alle imprese biellesi dell’industria manifatturiera e del terziario per il primo trimestre 2026 è il seguente:

Occupazione: +11,1% (contro il +6,5% del trimestre precedente)

Produzione totale: +1,5% (era -1,4% lo scorso trimestre)

Ordini: +0,7% (dal -1,4% del trimestre precedente)

Redditività: -1,5% (in miglioramento rispetto al -9,4% precedente)

A commentare i risultati dell’indagine è Paolo Barberis Canonico, presidente di UIB: "L’economia, per prosperare, ha bisogno di certezze che diano respiro a strategie almeno di medio periodo. Gli attuali scenari altamente volatili certamente non incoraggiano il business e si riflettono in un atteggiamento di alta prudenza da parte delle imprese".

Barberis Canonico richiama quindi l’attenzione su alcuni capitoli ritenuti prioritari, a partire dalle difficoltà emerse nella sottoscrizione dell’accordo Ue-Mercosur, definito un mercato dal valore di 14 miliardi che non può essere trascurato. Il presidente di Uib sottolinea inoltre la necessità che l’Europa sostenga l’industria come motore di produzione di valore e benessere, evitando approcci considerati miopi su temi vitali come la sostenibilità, che dovrebbe essere di supporto e non di ostacolo al fare impresa. Infine, uno sguardo alla Finanziaria, giudicata “in giusta direzione” per il sostegno confermato agli investimenti e alla competitività del made in Italy.

C.S. UIB, G. Ch.

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