Riceviamo e pubblichiamo:
"La Fondazione A. E. Cerino Zegna Impresa Sociale di Biella, Ente gestore della Residenza Ines e Piera Capellaro sita in Mongrando, ritiene necessario fornire un chiarimento ufficiale alla comunità, a seguito della recente comparsa sui social network – in particolare attraverso la pagina Facebook riconducibile al messaggio “Vincenzo a Casa” e successivamente “Vincenzo sequestrato in RSA” – di contenuti che descrivono una presunta mala assistenza e addirittura un possibile grave reato nei confronti di un residente.
Tali affermazioni, diffuse pubblicamente, risultano non corrispondenti alla realtà dei fatti e producono un danno all’immagine della struttura, dei professionisti che vi operano, e alla qualità dei servizi erogati.
Fondazione Cerino Zegna, nella figura della sua Presidente, ribadisce che gli standard assistenziali adottati sono pienamente conformi alle normative vigenti, costantemente monitorati e verificati dalle autorità competenti. Ogni intervento sanitario, socio-assistenziale ed educativo rivolto al residente in oggetto è documentato, tracciabile e svolto nel rispetto della dignità, della sicurezza e del benessere della persona.
È inoltre opportuno precisare che, nel caso specifico, le responsabilità formali riguardanti il percorso di vita e di cura del residente sono attualmente in capo all’Amministratore di Sostegno, nominato dall’Autorità competente su indicazione dei servizi sociali. Ciò significa che i familiari non rivestono, al momento, il ruolo decisionale previsto dalla legge, pur restando interlocutori importanti per la struttura.
In tale assetto giuridico–amministrativo, la RSA non ha alcun potere di “trattenere” o limitare la libertà dell’ospite, bensì svolge il proprio mandato assistenziale nel quadro delle disposizioni fornite dall’Amministratore di Sostegno e in conformità ai protocolli istituzionali.
Pertanto, la Fondazione, invitando a utilizzare canali formali, appropriati e rispettosi per qualsiasi segnalazione o richiesta di chiarimento, ha già dato mandato ai propri legali al fine di tutelare la propria reputazione con gli opportuni provvedimenti".





