ECONOMIA - 17 dicembre 2025, 11:20

Esportazioni, a Biella flessione del -2,4% nei primi 9 mesi del 2025

Il settore tessile, che rappresenta il 58% del totale, segna un calo del -6%, con una contrazione particolarmente marcata per i tessuti (-7,9%) e più contenuta per i filati (-3,3%).

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Esportazioni, a Biella flessione del -2,4% nei primi 9 mesi del 2025

Nei primi nove mesi del 2025 il valore delle esportazioni dell'Alto Piemonte, l'area che comprende le province di Biella, Novara, Vercelli e del Verbano Cusio Ossola, ha raggiunto i 9,7 miliardi di euro, registrando una crescita del +3,9% rispetto allo stesso periodo del 2024.Il dato complessivo, tuttavia, deriva da andamenti diversificati a livello settoriale e territoriale.

In particolare il tessile e abbigliamento, settore che rappresenta il 30,8% dell'export totale dell'area, segna un incremento del +2,4%. In sostanziale stallo il comparto dei macchinari (+0,5%), che si conferma il secondo settore per valore con il 19,1% del totale, mentre si registra analoga stagnazione (-0,2%) per le sostanze e prodotti chimici, che pesano per il 13% sulle esportazioni complessive. In evidenza i prodotti alimentari e bevande che, con una crescita del +4,6% consolidano il quarto posto nella graduatoria, coprendo il 10,4% del valore dell’export locale.

A livello territoriale, emergono performance eterogenee: Novara, che da sola copre il 53,1% del valore delle esportazioni del quadrante, guida la crescita con un +6%, il secondo miglior risultato a livello regionale. Vercelli, con un'incidenza del 27,3% sul totale, registra un solido +4,7%, collocandosi al terzo posto tra i risultati delle province piemontesi. Biella, che rappresenta il 13,5% dell'export dell'area, subisce invece una flessione del -2,4%, penalizzata dal calo del settore tessile, mentre il Verbano Cusio Ossola (6,1% del totale) segna la contrazione più marcata, anche a livello regionale, con un -3,1%.

Il risultato complessivo dell'Alto Piemonte (+3,9%) si rivela migliore rispetto alla media regionale (che registra una variazione del +1,7%) e sostanzialmente allineata a quella nazionale (+3,6%). Le vendite all’estero del quadrante rappresentano il 21,1% del totale del Piemonte, quinta regione esportatrice d’Italia. I mercati dell'Unione Europea si confermano come destinazione principale, assorbendo il 59% delle vendite, con un incremento del +6,4%, mentre l’andamento dell’export verso i Paesi extra-UE di fatto è stazionario (+0,4%). Guardando ai maggiori mercati di sbocco, Germania e Francia mantengono la leadership di principali partner commerciali per quasi tutte le realtà provinciali, con alcune differenze a livello locale.

«I dati relativi ai primi nove mesi del 2025 ci consegnano l’immagine di un sistema imprenditoriale reattivo, che cresce al di sopra della media regionale, ferma al +1,7%, dimostrandosi sostanzialmente allineato, e persino in lieve vantaggio, rispetto al dato nazionale» commenta Fabio Ravanelli, presidente della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. «Il quadro, tuttavia, non è omogeneo: assistiamo infatti a un andamento a due velocità, dove agli incrementi di due province, più trainanti, si contrappongono le flessioni delle altre due, penalizzate dalle difficoltà di alcuni settori, in primis il tessile. Il nostro obiettivo è consolidare i punti di forza e sostenere le filiere oggi più esposte alle complessità globali per ridurre i divari interni: nel corso del primo mandato della Camera di Commercio, che sta per concludersi, abbiamo sostenuto l’internazionalizzazione delle nostre imprese con molteplici leve, tra cui 550mila euro di contributi a fondo perduto e 50 incontri di formazione e d’affari, coinvolgendo 1.600 partecipanti».

FOCUS BIELLA

Nei primi nove mesi del 2025 le esportazioni biellesi registrano una flessione del -2,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il settore tessile, che rappresenta il 58% del totale, segna un calo del -6%, con una contrazione particolarmente marcata per i tessuti (-7,9%) e più contenuta per i filati (-3,3%). In controtendenza l'abbigliamento, che cresce significativamente del +13,9%, seppure attestato su valori assoluti più bassi, sebbene il comparto rappresenti l’11,5% del totale dell’export.

L'Unione Europea, che assorbe il 46,9% dell'export provinciale, registra una sostanziale tenuta (+0,5%), mentre le vendite verso i Paesi extra-UE calano del -4,9%, a causa soprattutto della forte contrazione dell'export verso la Cina (-21,1%) e la Turchia (-23,2%). Germania (+2,9%) e Francia (-3,4%), si confermano i principali partner commerciali.

c. s. Camera di Commercio g. c.

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