Hai mai acquistato due oli essenziali di Rosmarino aspettandoti lo stesso effetto, per poi scoprire che uno funzionava perfettamente e l'altro sembrava quasi inutile? Non si tratta di un difetto del prodotto, ma di una differenza che pochi conoscono e che riguarda la composizione chimica profonda di ogni singola essenza. Questa differenza ha un nome preciso: chemiotipo, un concetto che dal 1975 ha rivoluzionato il modo di classificare e scegliere gli oli essenziali di qualità.
Prima di proseguire, ci teniamo a segnalare che le informazioni contenute in questo articolo sono state approfondite grazie al prezioso contributo di Gaia Distribution, distributore italiano del marchio Oshadhi, azienda che dal 1990 produce oli essenziali chemiotipizzati provenienti da oltre 50 paesi nel mondo.
Cos'è il chemiotipo e perché rappresenta la carta d'identità di un olio essenziale
Il chemiotipo (abbreviato "ct") identifica la molecola dominante presente all'interno di un olio essenziale, quella che ne definisce le proprietà e le eventuali controindicazioni. Fu il ricercatore francese Pierre Franchomme a introdurre ufficialmente questo concetto nel 1975, dopo che già negli anni '60 i farmacisti Granger e Passet avevano osservato come piante identiche potessero produrre essenze chimicamente diverse. Oggi possiamo considerare il chemiotipo come una vera e propria carta d'identità biochimica.
Pensa a quello che succede quando distilli una pianta aromatica. Il risultato non è mai identico, perché ogni esemplare sviluppa un profilo molecolare unico in risposta all'ambiente in cui è cresciuto. Ecco perché due oli essenziali della stessa specie botanica possono avere effetti anche opposti: uno potrebbe essere perfetto per un massaggio decontratturante, l'altro completamente inadatto e potenzialmente irritante.
Clima, suolo e altitudine: i fattori che determinano il chemiotipo di una pianta
Ti starai chiedendo cosa faccia variare così tanto la composizione chimica di una stessa pianta. La risposta sta nell'adattamento ambientale: ogni vegetale produce molecole aromatiche principalmente per difendersi da aggressioni esterne come parassiti, funghi o condizioni climatiche avverse. Quando l'ambiente cambia, cambia anche la strategia difensiva della pianta e, di conseguenza, il suo profilo aromatico.
I fattori che influenzano il chemiotipo sono molteplici e interconnessi tra loro. L'origine geografica gioca un ruolo fondamentale, insieme all'altitudine, al tipo di suolo, all'esposizione solare e al livello di umidità del territorio. Persino il periodo di raccolta può fare la differenza: la stessa lavanda raccolta a giugno avrà una composizione diversa da quella raccolta ad agosto.
Per questo motivo, i produttori più seri come Oshadhi selezionano le proprie piante direttamente all'origine, lavorando con coltivatori in oltre 50 paesi. Non si tratta solo di cercare il prezzo migliore, ma di individuare le condizioni ambientali ideali per ottenere un determinato chemiotipo. La lavanda di altopiano della Provenza, ad esempio, sviluppa un profilo completamente diverso rispetto a quella coltivata in pianura, ed è proprio questa specificità a renderla così pregiata.
Rosmarino e Timo a confronto: come lo stesso olio può avere effetti completamente diversi
Passiamo agli esempi pratici, perché è qui che il discorso diventa davvero interessante. Il Rosmarino (Rosmarinus officinalis) esiste in almeno tre chemotipi principali, ciascuno con proprietà terapeutiche ben distinte. Quello a cineolo, proveniente principalmente da Tunisia e Marocco, è un ottimo espettorante indicato per i disturbi respiratori; quello a canfora, tipico della Provenza, funziona come antinfiammatorio per i muscoli e i reumatismi; quello verbenone, che troviamo in Corsica, ha invece un'azione rigenerante sulla pelle.
Il caso del Timo è ancora più sorprendente, perché questa piccola pianta aromatica può sviluppare ben otto chemotipi differenti. Il Timo a timolo è un potente antibatterico, ma attenzione: risulta irritante per cute e mucose e va usato con estrema cautela. Il Timo a linalolo, al contrario, mantiene le proprietà antibatteriche ma con un profilo molto più delicato, tanto da essere adatto anche ai bambini.
Capisci ora perché acquistare un olio essenziale "generico" senza indicazione del chemiotipo può essere rischioso? Due boccette apparentemente identiche, con la stessa etichetta "olio essenziale di Timo", potrebbero contenere prodotti con livelli di sicurezza completamente opposti. Questo vale soprattutto per chi utilizza gli oli in aromaterapia, in cucina o per massaggi: conoscere il chemiotipo non è un vezzo da esperti, ma una necessità pratica.
Come leggere l'etichetta e riconoscere un olio essenziale chemiotipizzato di qualità
Arrivato a questo punto, probabilmente vorrai sapere come orientarti davanti allo scaffale. La buona notizia è che riconoscere un olio essenziale di qualità è più semplice di quanto pensi, a patto di sapere cosa cercare sull'etichetta. La cattiva notizia è che molti prodotti in commercio non riportano queste informazioni, e questo dovrebbe già farti drizzare le antenne.
Un olio essenziale serio deve indicare il nome scientifico latino della pianta (ad esempio Thymus vulgaris), il chemiotipo specifico (ct. linalolo, ct. timolo, ecc.), l'origine geografica e la parte della pianta utilizzata per la distillazione. Cerca anche le sigle HECT (Huile Essentielle ChémoTypée) o EOBBD (Essential Oil Botanically and Biochemically Defined), che garantiscono una definizione botanica e biochimica completa. La dicitura "100% puro e naturale" è importante, ma da sola non basta: senza l'indicazione del chemiotipo, non hai modo di sapere cosa stai realmente acquistando.
Piccolo segreto: i marchi che investono nella certificazione biologica e nella tracciabilità del prodotto tendono a essere più trasparenti anche sul chemiotipo. Oshadhi, ad esempio, distingue tra coltivazione biologica certificata, wild organic (raccolta spontanea secondo standard bio) e convenzionale, specificando sempre provenienza e composizione chimica. Quando un produttore ti fornisce tutte queste informazioni, puoi fidarti: sa esattamente cosa sta vendendo e vuole che anche tu lo sappia.
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