ATTUALITÀ - 30 novembre 2025, 15:48

Autovelox, pubblicato l’elenco nazionale: solo sette Comuni biellesi risultano registrati

"Le multe rilevate da dispositivi non censiti sono giuridicamente nulle".

Autovelox, pubblicato l’elenco nazionale: solo sette Comuni biellesi risultano registrati

Autovelox, pubblicato l’elenco nazionale: solo sette Comuni biellesi risultano registrati

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concluso il primo censimento nazionale dei dispositivi per il controllo della velocità, rendendo pubblico l’elenco dei rilevatori autorizzati all’uso su tutto il territorio italiano. A partire dal 29 novembre, gli autovelox non registrati sulla piattaforma ministeriale devono essere disattivati e le sanzioni rilevate dai dispositivi non censiti non hanno valore legale.

L’operazione richiede a Comuni, Province e forze dell’ordine di inserire online i dati identificativi dei propri strumenti. Ogni ente deve indicare marca, modello, eventuale matricola, documenti di omologazione o approvazione ministeriale, posizione e direzione di controllo. Le informazioni trasmesse sono ora consultabili pubblicamente nella banca dati del MIT.

Secondo le associazioni dei consumatori, la pubblicazione dell'elenco segna una avolta sul piano della trasparenza: nelle venti maggiori città italiane, tra il 2022 e il 2024, i proventi derivanti dagli autovelox hanno superato complessivamente i 200 milioni di euro.

Il quadro Biellese

Dal documento ministeriale emerge che, al momento, solo sette Comuni (o enti) della provincia di Biella hanno registrato almeno un dispositivo:

- Biella

- Cossato

- Lessona

- Masserano

- Occhieppo Superiore

- Camburzano

- Valdilana

Dalla nota del ministero risulta, pertanto, che eventuali autovelox installati nei territori non registrati, non hanno valore giuridico. Le sanzioni emesse da questi dispositivi a partire dal 29 novembre risultano nulle e contestabili e la registrazione sulla piattaforma del MIT è oggi un requisito essenziale per la validità dell’autovelox. Rimane aperta la questione dell’omologazione, cruciale anch’essa ai fini legali. Un dispositivo approvato ma non omologato non può produrre sanzioni valide.

Per gli autovelox registrati, resta comunque possibile chiedere la documentazione relativa all’omologazione, che rappresenta un ulteriore requisito di legittimità.

Redazione, G. Ch.

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