Riceviamo e pubblichiamo:
“Ci sono cose nella vita di ognuno di noi che succedono, così all'improvviso. Cose che pensiamo, non possono mai accadere a noi o a chi ci sta accanto perché siamo convinti di avere tutto sotto controllo e che ciò che sentiamo in televisione o nei film possa capitare solo lontano dalla nostra realtà. Invece non è così. Purtroppo siamo circondati da persone che molte volte sembrano diverse da come sono realmente.
Erika era una ragazza semplice che si era innamorata di un ragazzo che all'apparenza le voleva bene, che si prendeva cura di lei e che noi pensavamo la proteggesse dai pericoli che poteva incontrare nella sua vita. Non sapremo mai se lei si era accorta di qualche atteggiamento strano, se lui aveva già dato segni di violenza, fisica o verbale, ma sappiamo solo che lei non ne aveva mai parlato con nessuno. È proprio questo che io vorrei chiedere a voi ragazze e ragazzi. Vorrei farvi capire quanto può essere importante parlare con i vostri genitori, gli insegnanti o con i vostri amici ogni volta che capite che qualcuno non si sta comportando bene nei vostri confronti.
Non dovete subire offese o insulti. Non dovete sentirvi obbligati a fare cose che non vi fanno stare bene ma soprattutto non dovete difendere, proteggere persone che vogliono imporvi la loro volontà e che vi mancano di rispetto. Se Erika avesse parlato con noi, forse adesso sarebbe ancora qui perché non avremo permesso a quell'uomo di farle del male. Magari saremmo riusciti ad allontanarlo da lei prima che ce la portasse via per sempre. Noi genitori siamo qui proprio per aiutarvi e consigliarvi ma dovete parlare con noi di tutto ciò che vi fa stare male.
Non permettete a nessuno di entrare nella vostra vita se non vi accetta per come siete se non vi rende felici e soprattutto se vuole farvi avere cose che voi non volete. Solo confidandovi con qualcuno e chiedendo consigli potrete evitare di rovinare la vostra vita. Ascoltate queste parole perché ve lo sta chiedendo una mamma che purtroppo non può più fare nulla per aiutare sua figlia”.





