Clementina Corte (1850-1935) fu una pioniera dell’immagine: fotografa e regista innovatrice, attiva tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento nella borgata Ruccio di Pettinengo. Figlia di un notaio, scoprì la passione per la fotografia grazie al fratello medico e poté coltivarla con il supporto del marito, il sarto Giovanni Perino.
La sua attenzione si rivolse soprattutto alle donne, ritratte sia nella quotidianità sia in pose accuratamente studiate. Le sue immagini anticipano una nuova consapevolezza femminile: documentano più generazioni e al tempo stesso elevano il ruolo sociale delle protagoniste, ponendole al centro di una narrazione visiva moderna.
Clementina curava ogni dettaglio: allestiva personalmente le scenografie, utilizzando un fondale nel cortile di casa e teli riflettenti per orientare la luce sui soggetti. Procurava anche gli abiti per i suoi concittadini, talvolta travestendo le donne da uomini, poiché spesso gli uomini erano lontani per lavoro.
Il suo lavoro, sensibile e al passo con i tempi, resta una preziosa testimonianza della comunità e della sua evoluzione vista attraverso lo sguardo unico di una donna che seppe raccontarla con arte e coraggio.





