POLITICA - 18 novembre 2025, 15:50

Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin al Segmento di Alto Livello di COP30 in corso a Belem

Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin al Segmento di Alto Livello di COP30 in corso a Belem

Il Ministro Gilberto Pichetto Fratin al Segmento di Alto Livello di COP30 in corso a Belem

L’Italia, insieme all’Unione Europea, è a Belem per continuare a costruire quel percorso ambizioso di riduzione delle emissioni che riteniamo prioritario per la nostra salute, i nostri territori e la nostra autonomia strategica.

Lo facciamo nella convinzione, confermata dopo gli ultimi passaggi anche a Bruxelles, che per avanzare in questo percorso occorre non replicare approcci ideologici che rischiano di  danneggiare i nostri sistemi economici e sociali. Con questo pragmatismo stiamo lavorando con tutti voi per costruire un consenso che risponda ai bisogni delle nostre comunità.

E con lo stesso spirito l’Italia porta a Belém un contributo alla finanza per il clima che abbiamo molto rafforzato: in un anno il nostro sostegno è cresciuto da 838 milioni di euro a 3,44 miliardi, grazie alla mobilitazione congiunta di risorse pubbliche e private attraverso il Fondo Italiano per il Clima, ma anche il Piano Mattei destinato a sostenere stabilità e crescita in Africa attraverso partenariati paritari con un focus proprio sulla transizione.

Su questo percorso riteniamo che l’adattamento sia centrale. Per questo stiamo proseguendo con le iniziative collegate all’Adaptation Accelerator Hub lanciato lo scorso anno nel corso del G7 a Presidenza italiana per sostenere i Paesi più vulnerabili nella costruzione di iniziative capaci di attrarre finanziamenti e di produrre benefici reali per le comunità. Perché non basta aumentare le risorse, se poi mancano progetti solidi e credibili.

Sul fronte della mitigazione, per la riduzione delle emissioni riteniamo indispensabile seguire il principio della neutralità tecnologica. E a Belem, insieme a Brasile e Giappone, portiamo un’iniziativa – la Belem “4 per” che mira a quadruplicare l’uso globale dei biocarburanti sostenibili che costituiscono una leva essenziale per decarbonizzare i trasporti.

L’Italia punta inoltre sull’innovazione digitale. Con UNEP e IEA sosteniamo l’iniziativa 3DEN che mette a sistema il potenziale del digitale a favore di: efficientamento dei consumi; riduzione dei costi in bolletta per famiglie e imprese; reti più resilienti e sistemi energetici più verdi.

Il coinvolgimento dei giovani è un’altra priorità per l’Italia. Con Youth4Climate, in partnership con UNDP, abbiamo sostenuto 150 progetti guidati da giovani di tutto il mondo, dando vita a una rete globale di innovatori attivi nei territori e nei processi decisionali.

Ho voluto chiudere con il riferimento ai giovani per sottolineare che ruolo e contributo dell’Italia a Belem, nelle forme e iniziative concrete che ho richiamato, anzitutto si ispirano al motto che la presidenza brasiliana ha scelto per la COP30.

Mi riferisco a quel “mutirao” che ci impone di lavorare insieme - governi, imprese, centri di ricerca, istituti finanziari, associazioni, comunità locali - per rispondere ad una sfida che è comune e per trovare soluzioni che combinino ambizione climatica e la necessaria azione per favorire stabilità e crescita attraverso la competitività.

uff.st.Pichetto, s.zo.

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