Cossato e Cossatese - 18 novembre 2025, 13:00

Musica, tradizione e identità verso i 1100 anni: Gifflenga in festa per San Martino FOTO

festa gifflenga

Foto di T.m.c. Studios e Pietro Pasquato

Una serie di iniziative particolarmente sentite ha animato in questi giorni la comunità di Gifflenga, confermando l’impegno del territorio nella valorizzazione della cultura, delle tradizioni e della partecipazione collettiva.

La Chiesa di San Martino ha accolto il concerto di chitarra e flauto con Cristian Casiraghi e Mattia Fogato, realizzato nell’ambito dell’iniziativa Perosi in Rete. Il pubblico ha vissuto un momento di grande intensità musicale, impreziosito dalle suggestive esecuzioni, tra cui le note appassionate di Piazzolla. Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal sindaco Elisa Pollero a Stefano Giacomelli e alla Fondazione Accademia Perosi, che da anni porta nei piccoli paesi del Biellese musicisti di altissimo livello, offrendo al tempo stesso preziose opportunità ai giovani talenti. Al concerto erano presenti la consigliera regionale Elena Rocchi e il presidente della Fondazione CRB Michele Colombo. La serata si è conclusa con un momento conviviale: lo chef Davide Ghisio ha proposto un apprezzatissimo risotto zucca e salsiccia, preparato con grande maestria grazie alla collaborazione della Pro Loco Gifflenga, guidata dalla presidente Sara Cappa.

Grande partecipazione anche alla tradizionale Lanternata del sabato, che ha coinvolto quaranta bambini nella realizzazione delle lanterne poi accese durante la processione, culminata in canto e preghiera nella Pieve di San Martino. Durante la Santa Messa di domenica è stato consegnato il Testimonium del Giubileo alla comunità di Gifflenga. Il documento, ricevuto dal primo cittadino il 22 giugno scorso, in occasione del Giubileo dei Governanti, dedicato a tutti i fedeli della Parrocchia di Gifflenga è stato affidato nelle mani di Monsignor Francesco Guido Ravinale, vescovo emerito e già parroco del paese, insieme a don Alberto e don Marco, simboli del legame tra passato, presente e futuro della comunità pastorale. Un gesto accompagnato dal ricordo dell’Agnus benedetto dal Papa in Piazza San Pietro durante l’Angelus, oggi appuntato sulla fascia tricolore del sindaco Pollero come segno di responsabilità e vicinanza verso la popolazione. Alla celebrazione erano presenti numerose autorità tra cui il ministro Gilberto Pichetto Fratin, il presidente della Provincia di Biella, Emanuele Ramella Pralungo, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Mottalciata, Maresciallo Capo Daniele Ciani e le autorità comunali dei paesi vicini.

Grande affluenza anche al Pranzo in Viaggio, evento gastronomico che ha guidato i presenti in una riscoperta dei sapori più autentici della tradizione locale. Gli intermezzi culturali curati da Alessandro Orsi e Gabriele Ardizio hanno arricchito il percorso culinario con racconti e approfondimenti legati alla storia del territorio.

Iniziate anche le interviste sulla sedia a quadretti, realizzata dal gruppo di volontariato “Io, tu, noi incontriamoci” di Gifflenga. Non è solo una sedia: è un simbolo vivo del territorio. I suoi quadrati colorati richiamano il mare a quadretti che appare tra marzo e maggio, quando le risaie si allagano e trasformano la campagna in un mosaico d’acqua e riflessi. C’è il giallo del riso maturo, il verde delle ranocchie, i “pesci cantanti” che gracidano senza sosta nelle notti d’estate e soprattutto l’azzurro dell’acqua che ricopre i campi e del torrente Cervo, che da sempre accompagna la vita del paese con il suo scorrere. Dentro quella sedia c’è tutto questo: il paesaggio, le stagioni, i suoni, la memoria. Per questo è diventata il luogo franco di narrazione: chi vi si siede porta con sé la propria storia. E così, una testimonianza dopo l’altra, la sedia a quadretti custodisce e raccoglie l’anima di Gifflenga, proprio come l’acqua custodisce il cielo nei giorni del mare a quadretti.

Le numerose attività confermano lo spirito vivace e coeso di Gifflenga, che si prepara a celebrare i 1100 anni della propria storia con un percorso condiviso di cultura, memoria e comunità.

Redazione g. c.

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