La mostra “Le 4 Radici”, curata da Daniela Magnetti, presenta il lavoro di Pietro Pasolini attraverso un percorso che indaga il rapporto tra natura, trasformazione e materia. L’artista, nato in Brasile nel 1992 e cresciuto a Roma, ha studiato fotografia documentaria tra Londra e New York, sviluppando un linguaggio che unisce incisione, scultura e sperimentazione fotografica.

Il titolo rimanda ai quattro elementi di Empedocle — terra, acqua, aria e fuoco — che guidano l’intero progetto. Pasolini utilizza metalli come rame e ottone lasciandoli reagire agli agenti naturali: un processo che lui stesso definisce “Ossigrafia”, dove ossidazione, tempo e ambiente generano colori e segni irripetibili.

Tra le opere esposte figurano lastre come Patagon-Ocean Scapes, Anatomy of Movement, Cyperus Papyrus e Vitis Vinifera, superfici in continua evoluzione in cui incisioni e reazioni chimiche richiamano forme vegetali, paesaggi e movimenti del corpo. Il percorso comprende anche alcune fotografie e una scultura in marmo, che ampliano la riflessione sul rapporto tra percezione, materia e mondo naturale.
Le immagini della mostra sono realizzate dal fotografo biellese Paolo Rosazza Pela.

L’esposizione, organizzata dalla Direzione Artistica di Banca Patrimoni Sella & C. in collaborazione con la Galleria Valentina Bonomo, invita il pubblico a immergersi in un dialogo continuo tra elementi naturali, tempo e linguaggio artistico, offrendo uno sguardo sensibile e concettuale sui cicli vitali della materia.
























