Si è svolto venerdì 17 ottobre, presso la sala riunioni dell’Unione Montana Valle del Cervo – La Bürsch, l’incontro dal titolo “Unioni montane in Piemonte: cosa cambia dopo l’entrata in vigore della nuova legge sulla montagna”, un momento di confronto a cui hanno partecipato numerosi amministratori locali.
Dopo l'introduzione di Roberto Simonetti, segretario provinciale di Lega Biella, è stato il presidente dell’Unione Montana Valle del Cervo, Davide Crovella, a sottolineare l’importanza di creare una rete tra territori per affrontare con strumenti aggiornati le sfide legate allo spopolamento, alla gestione dei servizi e alla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale della montagna biellese. Sono poi intervenuti Alessandro Panza, consigliere del Ministro per gli Affari generali e le Autonomie Roberto Calderoli, e Enrico Bussalino, assessore agli Enti Locali della Regione Piemonte.
Panza, che ha collaborato direttamente con il ministro Calderoli nella redazione della nuova legge sulla montagna, ha illustrato i principi e gli obiettivi del provvedimento, evidenziando come esso miri a restituire centralità ai comuni montani, semplificando la burocrazia e rafforzando l’autonomia dei territori. “Questa legge nasce dall’ascolto dei sindaci e degli amministratori di montagna – ha dichiarato Panza – e intende offrire strumenti concreti per garantire servizi essenziali, sia sanitari che assistenziali e dell’istruzione, nonchè opportunità di lavoro e una reale valorizzazione delle risorse locali. Il tutto concretizzabile mediante il fondo di 200 milioni di euro che potrà garantire premialità, incentivi e crediti di imposta a coloro che andranno a lavorare, risiedere e ad insediare la propria famiglia nei comuni montani.”
“La Regione Piemonte, - ha assicurato l’assessore Bussalino – userà la propria disponibilità economica per salvaguardare tutti i comuni che ora sono considerati montani al fine di garantire una sorta di continuità nell’innovazione delle opportunità che la nuova legge offre ai territori. Nessuno sarà lasciato indietro. Inoltre la combinazione fra montanità ed Autonomia Differenziata sarà un propulsore fondamentale per lo sviluppo territoriale di tutte le comunità locali”.





